Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Concordia che non c'è

Fonte: L'Unione Sarda
19 gennaio 2012

Ma cagliaritani e agenzie confermano la fiducia nella Costa crociere

Ieri l'appuntamento mancato al molo Rinascita

Il Molo Rinascita ieri era deserto, attraversato solo da qualche portuale e dagli uomini della sicurezza. Niente crocieristi stranieri pronti a visitare la città, né sardi coi bagagli appresso ansiosi di partire per un giro nel Mediterraneo. Interrotto col naufragio all'Isola del Giglio, il viaggio della Costa Concordia ieri mattina avrebbe fatto tappa in città, ma il gigante del mare è ancora adagiato sul fianco, protagonista di una tragedia che non sembra aver fine. Nonostante tutto, però, la recente sciagura non sembra aver intaccato la voglia di crociera dei cagliaritani (e dei sardi in genere), scoperta di recente dopo la decisione dei grandi gruppi di far tappa nel capoluogo.
LE AGENZIE «Non abbiamo avuto cancellazioni», ha chiarito Andrea Pontis, uno dei titolari di Cts Viaggi, «la fiducia verso Costa Crociere da parte dei clienti è sempre molto alta: è una compagnia molto seria e molto amata. Da quando la Tunisia ha avuto problemi, Cagliari è diventato un porto importante del Mediterraneo e il segmento crocieristico sta crescendo parecchio». Stessa musica anche all'agenzia New Feeling, dove è tangibile la tristezza per l'accaduto. «È ancora presto per capire se ci saranno ripercussioni economiche» ha spiegato il titolare Mariano Pinna, «Abbiamo tutti una sensazione di sconforto, anche se certe cose possono capitare perché l'errore umano è sempre possibile. Per quanto ci riguarda esprimiamo tanta solidarietà a chi sta soffrendo, ma criminalizzare un colosso come Costa è sbagliato. Ultimamente, infatti, i loro pacchetti erano diventati una delle vacanze più richieste dai cagliaritani».
I NUMERI E i numeri lo confermano: quest'anno in città è previsto l'arrivo di 61 navi: 31 della Costa (tra cui, 16 volte, avrebbe dovuto attraccare il Concordia, ora naufragato). «La preoccupazione esiste, ma per fortuna nessuno ha disdetto» ha confermato anche Enzo Manunza, titolare dell'agenzia St. Remy, «l'importanza delle crociere è fondamentale, in ambito turistico: sia perché il segmento è richiesto, ma anche per Cagliari che diventa sempre più una meta turistica. Sarebbe molto negativo se ci fossero ripercussioni economiche a causa di quello che, a mio avviso, sembra essere stato un errore umano». E il fatto che nessuno abbia cancellato le prenotazioni sembra dimostrare che la sciagura non ha intaccato la fiducia e la voglia di viaggio. «Per la Sardegna è un mercato in espansione» ha ribadito con forza Clara Castroreale, responsabile delle agenzie Eleonora Viaggi, «da quando Maurizio Cardia, promoter Sardegna di Costa, ha permesso l'inserimento del porto cagliaritano. I clienti sembrano ave capito la situazione: la compagnia non c'entra nulla e hanno deciso di continuare a viaggiare».
Francesco Pinna

Due attracchi il 1° aprile
Le prime navi
soltanto
in primavera
«Arriverà dalle Antille una nave che sostituirà la Concordia: le crociere a Cagliari proseguiranno». Questa è la prima delle due notizie rivelate ieri pomeriggio da Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità portuale che, nelle prossime ore, volerà a Venezia per cercare di evitare ripercussioni al mercato crocieristico del capoluogo sardo, dopo la tragedia della Costa Concordia. Dai toni molti diretti, il neo responsabile dell'Authority ha anche annunciato che verrà abbandonata l'ipotesi di far attraccare i giganti del mare (come le navi Costa, Royal Caribbean o Msc) al Molo Ichnusa, dove è stato realizzato il terminal crociere. «Non c'è fondale e, anche con i lavori, si arriva appena alla quota minima», ha ammesso Massidda, «L'Ichnusa non ospiterà più i colossi, ma quelle più piccole da crociera ed i grandi yacht. Le navi più grosse andranno al Molo Rinascita, mentre il terminal diventerà un grande salotto della città».
Si temono ripercussioni dopo la tragedia che si è consumata all'Isola del Giglio, ma il tentativo è quello di limitare i danni. «La nave in arrivo dalle Antille» ha proseguito l'ex parlamentare, «impiegherà una ventina di giorni, anche se il mare non è dei migliori e potrebbero esserci dei ritardi. Ma faremo di tutto per potenziare la crocieristica sarda che ha tratto molto giovamento dalla Primavera araba». Per ora gli arrivi già fissati ufficialmente sono per la primavera. Il primo aprile attraccheranno Costa Gioiosa e Celebration. «Vogliamo coinvolgere i colossi della navigazione, ma anche allestendo il terminal al Molo Rinascita con un bando che, mi auguro, coinvolga sia gli operatori internazionali che quelli locali e la Sogaer. Cagliari può non solo essere punto di attracco, ma porto di partenza delle crociere: siamo a due passi dall'aeroporto, così i turisti potrebbero venire qui per salpare. Invece che avere solo quelli che arrivano e spendono in città 50 o 60 euro, potremmo avere anche quelli che partono e che portano il triplo di ricadute». (fr. pi.)