Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Sant’Elia Cellino resta diffidente «Contatti per giocare a Trieste»

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 gennaio 2012

 

STADIO Sfogo del presidente dopo la dichiarazione di inagibilità: «Partite in mezzo a una strada con le tribune posticce, non so dove si disputerà la partita di domenica». Dubbi per i biglietti

Massimo Cellino non si fida troppo degli operai pagati dal Comune che stanno lavorando per garantire l’agi - bilità dello stadio e la partita di domenica contro la Fiorentina: «Ancora non so dove giocherò, abbiamo già chiesto la disponibilità per lo stadio di Trieste». Parole pronunciate dal presidente rossoblù domenica notte in diretta alla Domenica Sportiva, poche ore dopo che il suo staff aveva annunciato che la partita si sarebbe di certo disputata al Sant’Elia. Il Comune ha assicurato che l’impianto sarà pronto per superare il collaudo, anche se non è certo che tutti i settori verranno aperti al pubblico. Ma il numero uno di viale La Plaia, nonostante gli sforzi (anche economici) del Municipio, resta insoddisfatto: «Da vent’anni sono senza stadio», ha detto amareggiato sempre dai microfoni di RaiUno, «noi giochiamo in mezzo a una strada, con tribune posticce».

LA BOCCIATURA DEL PREFETTO

La bocciatura della commissione di vigilanza sulle manifestazioni pubbliche è della settimana scorsa: il Sant ’Elia, è stato il verdetto uscito dalla riunione presieduta dal prefetto Giovanni Balsamo, in queste condizioni non può ospitare spettatori sugli spalti. Da qui la mancata concessione dell’agibilità. Il sindaco Massimo Zedda, dopo che il parere dei tecnici è stato reso pubblico, ha assicurato il suo impegno per garantire l’apertura dei cancelli in tempo utile. Il problema, solo l’ultimo in ordine di tempo, riguarda i tunnel d’ingresso, dai quali si sono staccati dei calcinacci. Costo dell’intervento: centomila euro. Una spesa che il Comune si è accollato, nonostante, secondo la convenzione stipulata dalla società, i tunnel e la loro manutenzione siano a carico della società rossoblù. Cellino a più riprese ha ribadito di non voler addossare le colpe al primo cittadino, «che è un ragazzo che si è preso una grossa responsabilità», ma non manca occasione per sottolineare l’inadeguatezza del Sant’Elia.

IL DUBBIO SUI BIGLIETTI E se il presidente pensa addirittura di emigrare a Trieste, per i tifosi non abbonati resta il problema dell’acquisto dei biglietti. Anche se i lavori al Sant’Elia sembrano a buon punto, resta sempre il rischio che i tagliandi vengano venduti senza che poi la partita si giochi a Cagliari. In viale La Plaia (e ad Assemini) ieri circolava l’ipotesi che la vendita potrebbe anche essere sospesa, in attesa di capire su quale campo scenderà il Cagliari. Certo, Elmas sarebbe una soluzione definitiva a tutti i problemi. Ma lì c’è da convincere l’Enac. E. F.