Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Villanova, rione morto»

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2012

DIETRO L'ANGOLO. Parla Andrea Pisa, meccanico di via San Giovanni
 

Piovono critiche anche sulla Ztl: non ha alcun senso
«Villanova? Un rione morto. Ormai non c'è più niente. Il commercio è in crisi nera perché i clienti hanno paura delle telecamere della ztl, delle multe e del carroattrezzi. Parallelamente i residenti sono in fuga perché ci sono mille problemi, a cominciare dalla cronica carenza di parcheggi».
Così Andrea Pisa, 61 anni, storico meccanico di via San Giovanni. «Ho origini siciliane», si presenta, «ma risiedo a Cagliari praticamente da sempre. Sono sposato e ho un figlio di 31 anni, disoccupato. Vivo a Sant'Avendrace ma lavoro a Villanova da oltre 30 anni. In origine la mia officina si trovava in via Giardini, ma dopo una decina d'anni mi trasferii qui in via San Giovanni».
Per la precisione a fianco all'edicola e al rondò che conduce in via San Rocco, dove tutti lo conoscono. «Trent'anni fa si stava benissimo a Villanova», racconta l'artigiano, «ci si arrangiava per tutto, anche per parcheggiare, lasciando la macchina sia a destra che a sinistra. Non c'erano problemi. Lo spazio per passare rimaneva, nessuno si lamentava, nessuno multava».
Poi cos'è successo? «È stata istituita una ztl che non ha senso perché danneggia i commercianti e non favorisce i residenti. A cosa serve vietare l'ingresso tra le 15,30 e le 17? Solo a danneggiare gente che lavora come me». In via San Giovanni i residenti e i commercianti sono rimasti per un anno e mezzo ingabbiati a causa dei lavori di rifacimento della pavimentazione e dei sottoservizi. «Bella la nuova pavimentazione, non c'è che dire, ma ha fatto sparire ulteriori parcheggi».
Qualche nota positiva? «Nel corso dei decenni è quasi sparita la delinquenza e di recente è stato migliorato l'impianto di illuminazione stradale». Resta il problema dell'inciviltà. «Anche in questo caso la situazione è migliorata, tuttavia non è raro vedere rifiuti ingombranti abbandonati per strada da “imbecilli” che non usano l'apposito servizio di ritiro del Comune. Non si capisce perché, è così semplice!».
Infine un commento sullo stato di degrado di piazza Garibaldi. «Un disastro. Per me è la cugina piccola di piazza Matteotti perché i problemi sono simili: pavimentazione a pezzi, buio quasi pesto e rischio di fare brutti incontri, specialmente la notte. La gente ha paura di passare all'interno della piazza e preferisce costeggiarla. Urge un intervento di sistemazione della superficie e bisogna risolvere questo problema del buio introducendo faretti potenti. Oggi sembra di stare a lume di candela, il risultato è che ci vanno i drogati».

(p.l.)