Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, lavoratori di nuovo in piazza

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2012

Sit-in all'assessorato regionale alla Cultura. Domani l'incontro con Zedda e riunione del cda
 

Vedi la foto
Tornano in piazza i lavoratori del Teatro Lirico. Oggi, a partire dalle 9,30, manifestano davanti all'assessorato regionale alla Cultura in viale Trieste, per la giornata di protesta indetta dal Coordinamento degli organismi dello spettacolo e delle arti sceniche della Sardegna (Cosass). «Il paventato taglio del 50% del contributo regionale per il 2012 per il Lirico rende sempre più difficile le possibilità di salvezza della Fondazione», spiegano. I dipendenti di via Sant'Alenixedda inoltre vedranno il sindaco - e presidente del Teatro - Massimo Zedda mercoledì alle 10, due ore prima della nuova riunione del consiglio d'amministrazione.
 

L'INCONTRO CON ZEDDA In realtà il cda era stato fissato per oggi alle 17. Zedda però, assieme ad altri sindaci del sud Italia, è stato convocato a Roma dal presidente del Consiglio Mario Monti. Così la riunione è stata rinviata a domani. Parallelamente è slittato anche l'incontro chiesto da tutte le otto sigle sindacali venerdì scorso, al termine del sit-in e del consiglio di amministrazione che ha deliberato la risoluzione consensuale del contratto tra il sovrintendente Gennaro Di Benedetto e la Fondazione. «Le risposte che ci ha dato Zedda e la sede della discussione (sul marciapiede davanti all'ingresso dell'ente) non ci sono piaciute per niente, così abbiamo chiesto un incontro formale», spiegano i lavoratori. La risposta dallo staff del sindaco è arrivata ieri. Zedda vedrà una delegazione formata dai rappresentanti dei lavoratori domani alle 10 nella Sala Rossa del Teatro.
 

I PUNTI IN DISCUSSIONE È certo che la frattura più profonda tra sindaco e lavoratori s'è creata sugli “Acconti sui miglioramenti futuri”. Una voce della busta paga che consiste in oltre 200 euro, che il Teatro ha corrisposto dal 2008 fino all'anno scorso come adeguamento al costo della vita, in attesa che venga stipulato il nuovo contratto collettivo nazionale della categoria. L'ultimo cda del 2011 ha deciso di eliminare questa voce, da qui lo sciopero di venerdì e lo scontro con Zedda.
 

LA PROPOSTA Domani i lavoratori illustreranno al sindaco anche la loro proposta di “piano industriale”, elaborato il 23 dicembre. «Più spettacoli a parità di salario (“acconti” inclusi), taglio delle spese verso società esterne (come il box office), e creazione di laboratori nel Parco della Musica, finora inutilizzato», spiega Tiziana Scalas, amministrativa, che specifica: «Al teatro di Torino questa formula sta funzionando».
LA MANIFESTAZIONE Ma il primo appuntamento è per oggi, alla manifestazione indetta dalla Cosass davanti alla sede dell'assessorato regionale alla Cultura di viale Trieste. «Saremo in piazza con tutte e otto le sigle sindacali per impedire che nel 2012 si compia l'atto finale di desertificazione della produzione artistico-culturale della nostra isola». Il riferimento è al taglio del 50% del finanziamento regionale per il Teatro. «L'assenza della politica - sottolineano i lavoratori - è uno degli elementi che ha fatto scaturire l'attuale vertenza del Lirico, la stessa politica che continua a pensare che l'investimento per la cultura sia una spesa e che, con la scusa della crisi, opera tagli così pesanti, indiscriminati e inutili».
Mario Gottardi