Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Precario si barrica per 4 ore in una stanza

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2012

Momenti di tensione durante l'occupazione nella torre della Regione
 

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Si è rinchiuso in una stanza della Regione ed è uscito soltanto dopo quattro ore. Momenti di tensione nel pomeriggio di ieri, nel primo piano della “torre” di viale Trento: uno dei precari storici del Comune è andato in escandescenze e si è rinchiuso in una stanza. Quattro ore nel corso delle quali i presenti hanno cercato di riportarlo alla ragione. E ci sono riusciti anche perché la Digos, intervenuta sul posto, ha capito la situazione e si è comportata con delicatezza.
Alla fine, l'uomo è stato convinto a uscire dal segretario della Funzione pubblica della Cgil Luca Locci, che era riuscito a entrare nella stanza. A rincuorare l'uomo anche la promessa di un nuovo incontro in programma oggi in assessorato. «L'obiettivo», spiega Locci, «è reperire risorse da destinare alla cantieristica». Un incontro sul quale i precari fanno molto affidamento.
Anche perché, purtroppo, in questi tempi, sono protagonisti di una guerra tra poveri. «Il presidente Cappellacci», riprende Locci, «non ci ha potuto ricevere perché è impegnato sulla vertenza Alcoa». Ma, intanto, cresce anche la disperazione di queste persone che da giorni occupano la Regione perché non vedono davanti a loro alcuna prospettiva. «Si parla di uomini e donne non più giovanissimi che devono mantenere figli e, talvolta, anche nipoti. Impossibile non essere disperati in queste condizioni. Anche perché non bisogna dimenticare che i precari degli enti locali non hanno diritto neanche alla cassa integrazione».
E le prospettive non sono incoraggianti. «Questi sono gli effetti dei tagli dei governi Berlusconi e Monti agli enti locali. I cittadini se la prendono con il sindaco o con l'assessore di turno ma non sanno che gli amministratori hanno le mani legate».

( mar.co. )