Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, è l’anno della rinascita

Fonte: La Nuova Sardegna
16 gennaio 2012

Dai baretti al lungomare a Marina Piccola, aprono tutti i cantieri




ANTONELLO DEIDDA

CAGLIARI. Non solo la fine del mondo secondo il calendario Maya (speriamo bene) e il centenario della birra Ichnusa (a kent’annos). Il 2012 sarà anche l’anno della rinascita del Poetto e finalmente ci sono le premesse. Dai nuovi baretti che dovranno sostituire quelli buttati giù delle ruspe a ottobre al lungomare, dal restilyng di Marina Piccola al solarium vista mare del Marino, fino al collegamento con il parco del Molentargius. I progetti per riqualificare la spiaggia dei centomila sono partiti e dopo anni di pericoloso immobilismo, l’amministrazione comunale è disposta ad investire per riqualificare l’area e creare sviluppo, facendone davvero il biglietto da visita della città turistica che tutti sognano. Una spiaggia più a misura di bagnanti e amanti del mare e meno Ibiza dei poveri. Niente più concerti sulla sabbia e niente fracassoni notturni ma soprattutto più certezze sulle regole e meno abusivismo. Qualcosa che dovrebbe assomigliare davvero alla città del sole che Peppino Fiori aveva immaginato alla fine degli anni Cinquanta, con l’obiettivo però di rendere fruibile il Poetto tutti i mesi dell’anno. La sfida è stata lanciata ed è quella giusta per Cagliari: da qualche giorni si vedono squadre di operai impegnati a sistemare marciapiedi e pensiline, a pulire strade dietro la spiaggia, a rimettere a posto il verde e a pulire la spiaggia. Magari qualche vigile in più non sarebbe male ma per ora basta. Indietro non si torna e con un occhio al calendario la strada è quella giusta.
La sabbia sporca e i cumuli di alghe, cani liberi di scorrazzare e fare i loro bisogni in spiaggia, le macerie delle demolizioni e rifiuti dapperttutto. Alla metà di novembre il Poetto aveva toccato il punto più basso della sua storia, adesso la resurrezione è nei fatti e non è poco.
I baretti. Sono passati tre mesi dall’arrivo delle ruspe e finalmente si vede una luce sul futuro dei chioschi. La Giunta ha indicato a fine dicembre le linee guida per le nuove strutture che andranno a sostituire i vecchi baretti, in attesa di essere sostituiti quando entrerà in vigore (nel 2013?) il Pul, il piano di utilizzo del litorale: niente scavi e zero cemento, solo legno e strutture facilmente amovibili. Ma soprattutto tanto colore in modo da richiamare alla memoria di tutti i casotti buttati giù (ahi) nel 1982. Trentacinque metri quadri al massimo, più trenta di verandina all’aperto: niente a che vedere con i mostri che mangiavano ai bagnanti centinaia di metri quadri di spiaggia. I gestori si sono convinti ma adesso è il momento di fare in fretta per costruire le strutture temporanee, in modo da essere pronti a riaprire per Pasqua, che quest’anno arrriva l’8 aprile. Ecco perchè entro la fine del mese saranno presentati i progetti definitivi all’ufficio comunale competente: si pensa a blocci unici, facilmente montabili e smontabili a seconda delle esigenze prossime venture. Purchè si inizi, però.
Le concessioni. Un tasto dolente, inutile negarlo. Per mesi si è discusso se le concessioni dovessero valere per un anno o per 5, fino ad arrivare ai ricorsi e alle guerre di carte bollate che non hanno fatto bene a nessuno. Il decreto Salva Italia firmato dal premier Monti ci sarà un capitolo dedicato al demanio marittimo e alle spiagge, che dovranno adeguarsi alle norme europee. Le concessioni dovrebbero avere vita non più lunga di 4 anni e in ogni caso il rinnovo dovrà passare attraverso una gara, però con un diritto di prelazione per il vecchio proprietario che potrà pareggiare l’offerta vincente. Per fortuna degli attuali gestori, comunque la stagione balneare a Cagliari si considera prolungata per tutto l’anno.
Il lungomare. Si aspetta solo il via libera della Regione e poi il nuovo progetto di riqualificazione del lungomare del Poetto diventerà realtà. Una strada lunga tre chilometri e mezzo, lastricata e vietata alle auto, con una pista ciclabile a fianco. Ci saranno stalliper le bici, arredi urbani nuovi (panchine e fontane), illuminazione pubblica adeguata e verde, tanto verde.
Marina Piccola. I lavori sono già partiti e tutta la zona della Prima fermata del Poetto cambierà presto volto (agosto 2012?). Una nuova pavimentazione, dall’ingresso della rotonda alla stradina militare che va verso la Sella del Diavolo. E poi marciapiedi costruiti ex novo, una serie di recinzioni in legno ed elementi in acciaio e tela metallica «ad uso architettonico» tra lo Yacht club e il porticciolo, dove è prevista la costruzione di due nuovi pontili e l’allungamento dello scivolo per le attività sportive. Panche in legno, cestini, altre fontane, alberi. Alla fine della giostra i cagliaritani crederanno di sognare.