Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Restituire al Comune gli stabilimenti militari»

Fonte: L'Unione Sarda
22 settembre 2008

la battaglia Nuova iniziativa dei Verdi

L'occupazione del Poetto da parte degli stabilimenti militari è «abusiva». Non solo: «Causa di danni economici e ambientali». La Federazione provinciale dei Verdi parte all'attacco e con Antonello Gregorini e Roberto Copparoni, rispettivamente referente per la qualità urbana e referente provinciale, prova a scongelare ancora una volta una battaglia ultraventennale.
Per farlo hanno organizzato una passeggiata (poco partecipata, a dire il vero) di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul lungomare e un incontro dibattito all'Oasi café, per parlare delle concessioni e delle consegne delle attività che operano sul demanio.
«Tra il litorale di Cagliari e quello di Quartu sono presenti 9 stabilimenti balneari appartenenti alla Marina militare, all'Aeronautica, all'Esercito, all'Admic (Associazione dirigenti ministero dell'Interno cagliaritani), alla Finanza, alla Polizia e ai Vigili del fuoco, da considerare delle vere e proprie servitù militari», spiega Gregorini
Per questi la concessione è attribuita in “consegna”, mentre per tutte le altre attività la porzione di territorio è affidata in “concessione”».
La differenza è presto detta. «La “consegna” è un'attribuzione a titolo gratuito e senza termine di scadenza», chiarisce Gregorini, «essendo collegata alla permanenza dell'interesse pubblico che ne ha determinato la necessità». Nel Codice della navigazione, però, si legge: “parti del demanio marittimo possono essere destinate ad altri usi pubblici, cessati i quali riprenderanno la loro destinazione normale”. Su questo punto i Verdi hanno costruito la loro polemica, evidenziando la possibilità di «riconsegnare alle amministrazioni comunali di Cagliari e Quartu le aree per renderle fruibili a tutta la cittadinanza». Così perché «ai militari non servono per alcun elemento strategico».
Entro breve il Comune presenterà un Piano di utilizzo del litorale e un certo numero di attività esistenti dovranno soccombere. «Il Pul è stato già stato deliberato - conferma Gianni Campus, assessore all'Urbanistica di Cagliari - ma la Giunta non ha ancora finito di analizzarlo».
STEFANO CORTIS

22/09/2008