Rassegna Stampa

Sardegna 24

Chioschetti, obiettivo Pasqua al Poetto corsa contro il tempo

Fonte: Sardegna 24
12 gennaio 2012

 

Entro dieci giorni saranno presentati i progetti per i nuovi baretti: «Soluzione provvisoria in attesa del piano dei litorali» Poetto: obiettivo Pasqua. È corsa contro il tempo al Comune per attrezzare la spiaggia in tempo per il week end di Pasqua e Pasquetta. Tempo dieci giorni e i gestori dei baretti, almeno quelli che hanno già demolito le strutture, prepareranno i progetti per le “strutture temporanee” che saranno issate sull’arenile. Si spera in tempi brevi per l’approvazione. «Dobbiamodare un’accelerata », spiega Sergio Mascia della coop Poetto services, «alle procedure per poter cominciare a lavorare almeno per i primi giorni di aprile. Le strutture, provvisorie perché il pul (piano di utilizzo del litorale, ndr) che in 20 anni non mai è stato approvato, sarà pronto soltanto alla fine di quest’anno e pertanto queste strutture dovranno essere rimosse a ottobre.

A questo punto». aggiunge, «stiamo cercando unasoluzione che ci consenta di risparmiare: e cioè dei blocchi che possano essere rimosse da piccole gru, lasciando all’interno gli arredi. Ma dobbiamo fare in fretta», conclude, «montarli durante l’estate sarebbe impossibile».Il via libera è stato messo nero su bianco in una delibera della Giunta a dicembre, illustrata dal sindaco Massimo Zedda e dall’assessore all’Urbanistica Paolo Frau negli ultimi giorni del 2011.

La delibera tratta delle regole transitorie dell’arenile in attesa dell' approvazione, entro il 2013, del Piano di utilizzo dei litorali (Pul). Nelle prime righe vengono indicate subito le parole chiave del documento: accessibilità e rispetto dell'ambiente. Niente scavi o rimozione di erbe o cespugli e difesa delle dune naturali o artificiali che eventualmente saranno sistemate contro l'erosione dell'arenile. La delibera detta anche le regole per i chioschi bar dopo le demolizioni: potranno estendersi per un massimo di 35 metri quadrati, compresi 5 da adibire a spogliatoi e bagni per il personale. In più saranno consentite verande all'aperto perunmassimodi30metri quadri.Le strutture ricorderanno un po’ i vecchi casotti spariti dal Poetto negli anni Ottanta: manufatti in legno, stile palafitte, amovibili e transitori. Potranno essere montati a marzo, ma dovranno poi essere rimossi a ottobre. Tutto questo in attesa del Pul che potrebbe invece estendere i tempi di apertura. Per consentire di “sfruttare” il Poetto a colzione e pranzo sempre o quasi sempre.

Chioschetti colorati come insegna la storia dell’arenile. E infatti si legge nel documento che i baretti dovranno«essere opportunamente verniciati con l'uso di una mappa cromatica che faccia riferimento ai colori tradizionalmente in uso nel lungomare con riferimento agli antichi casotti». Ieri intanto seduta interlocutorio al Tar sulla chiusura dei baretti al di fuori della stagione balneare, stabilita dal Comune. Di fatto, il provvedimentorecentemente varato dalla Regione, che ha consentito l’apertura, ha superato la decisione del Comune e riportato la pace sull’arenile. Il 2012 per la spiaggia sarà un anno decisivo: se gli uffici tecnici della Regione daranno il via libera, potrebbe diventare realtà il nuovo progetto di riqualificazione del lungomare. La strada sarà lastricata, pedonalizzata e affiancata da una pista ciclabile di 3, 2 km.

Ci saranno le stazioni per il parcheggio delle biciclette private a quelle per il bike sharing sino a tutti i servizi utili alla migliore offerta turistica, dai nuovi arredi urbani (panchine e fontane) sino all'illuminazione pubblica e alla nuova progettazione del verde: «tutto inserito in un contesto unitario e complessivo del Poetto e delle aree circostanti». L'importo previsto, quasi 13 milioni di euro , è lo stesso del precedente progetto, che viene sostituito integralmente da quello attuale. Anche in questo caso, come per il porticciolo di Sant'Elia, esisteunfinanziamento della Regione di 10 milioni di euro che andrebbe perso qualora non si pubblicasse il bando di gara entro il 31 dicembre. Il voto del 2012 è un passo avanti,manon quello decisivo: l'ultima parola spetta agli uffici regionali. (en.ne.)