Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Pd appoggia la battaglia dei dipendenti

Fonte: Sardegna Quotidiano
9 gennaio 2012

 LIRICO

 

La politica ascolta le ragioni dei sindacati del Lirico. E mercoledì sera le organizzazioni dei lavoratori hanno incontrato alcuni esponenti del Pd. Tra le idee emerse anche quella di organizzare una sorta di grande dibattito con massimi esponenti nazionali del settore per trovare le soluzioni che possano risollevare il Lirico. Ma per il momento i sindacati vogliono un nuovo sovrintendente. E il nome di Maurizio Roi, presidente dell’associazione teatro dell’Emilia Romagna, dato in pole per sucedere a Gennaro di Benedetto, non sarebbe una novità tra gli addetti ai lavori. Spiega Annalisa Pittitu della Cisl: «Avevo sentito fare il suo nome un mese fa in un convegno nazionale. Si era parlato di un suo probabile arrivo a Cagliari e se non ricordo male si era occupato di uno dei primi balletti allestiti nel teatro». Ma la Pittiu non si ferma al totonomine: «Vogliamo sono soluzioni pratiche per far rinascere il teatro. L’incontro col Pd era informale: hanno chiesto chiarimenti sul taglio degli stipendi e sul tavolo sono state messe diverse proposte. Qualcuno ha avanzato l’ipote - si del commissariamento, ma la rifiutiamo in blocco». Per Claudio Cugusi, Pd: «Abbiamo potuto vedere il piano industriale redatto dai sindacati. E ci sono alcune proposte che condivido particolarmente: prima di tutto l’idea di incentivare moltissimo le nuove produzioni. Anche se nel documento non ci sono le cifre penso che sia il punto fondamentale. Così come è interessante l’idea di aprire il teatro ai crocieristi la mattina». Per l’esponente Pd, presidente della Commissione Bilancio, «è necessario che il nostro partito tenga conto di queste indicazioni. Spetta a noi non lasciare nelle secche il teatro Lirico». Sul piatto anche proposte concrete per far risparmiare da subito le casse esangui della Fondazione come l’installazio - ne immediata di un impianto fotovoltaico nel teatro. «Potrebbe far scendere moltissimo i costi attuali dell’energia elettrica per una struttura di quelle dimensioni», spiega Cugusi, «senza contare che si potrebbe fare in tempi abbastanza brevi »

. Francesca Ortalli