Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Marina Aggressore incastrato dalla foto

Fonte: Sardegna Quotidiano
9 gennaio 2012

 INDAGINI Il bengalese Islam Animur ha riconosciuto il giovane che martedì lo ha colpito con un calcio, rompendogli la gamba. È un militare che ha detto: se vedo un indiano lo uccido

Inchiodato da una fotografia, incastrato dalle parole di quel giovane che aveva picchiato, rompendogli la gamba. L’autore della brutale aggressione avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì è stato identificato dai carabinieri ed è stato riconosciuto dalla vittima. Islam Animur, il 32enne attualmente ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale Marino, osservando le fotografie mostrate dai militari dell’Arma ha riconosciuto l’uomo che lo ha insultato, minacciato e infine aggredito selvaggiamente, rompendogli la gamba all’altezza del ginocchio. I carabinieri mantengono la massima riservatezza sullo sviluppo delle indagini e sull’identità dell’autore dell’aggressio - ne. Secondo alcune indiscrezioni trapelate si tratterebbe di un 30enne residente a Sant’Elia, militare dell’esercito, con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e altri reati minori. Il giovane sarebbe stato allontanato dall’esercito e ci sarebbe un contenzioso ancora aperto. Non si, invece, se il 30enne abbia anche aggredito alle 23 di martedì, un’ora prima del pestaggio in piazzetta Savoia, l’altro venditore ambulante di rose. Con buona probabilità sarà raccolta, (se non è già stato fatto) la testimonianza dei due giovani che hanno assistito all’episodio. I due hanno visto in volto il giovane ubriaco chiedere prima la sigaretta e poi scagliarsi contro l’immigrato con in mano le rose. Hanno anche parlato con lui, o più che altro sarebbe stato lui a precisare alcune cose prima di aggredire lo straniero: «Ricordatevi noi siamo sardi, noi siamo diversi da loro, siamo diversi da loro». Una frase che preannunciava le sue successive azioni. Una frase molto simile, almeno nei toni, a quella sentita da alcune persone che si trovavano in piazzetta Savoia subito dopo il pestaggio. «Se vedo un indiano in strada lo uccido. Sono cattivo, sono di Sant ’Elia, se ne vedo uno gliela faccio Marina Aggressore incastrato dalla foto

 Le indagini sull ’aggressione sono attualmente seguite dagli uomni del Radiomobile. pagare», avrebbe detto il 30enne alle persone che si trovavano in piazzetta e che non sapevano cosa era accaduto poco prima. Il militare, infatti, a quanto pare sarebbe stato colpito da altri venditori ambulanti che erano intervenuti per difendere il connazionale e allo stesso tempo per regolare i conti con l’aggressore. Il giovane avrebbe detto alle persone che si trovano in zona che era stato picchiato e derubato, minacciando di picchiare altri “indiani” per vendicarsi dell’aggressione subita. Avrebbe addirittura chiesto del ghiaccio in un locale, poi si sarebbe allontanato velocemente dalla zona prima dell’arrivo dei carabinieri. Una pattuglia del Radiomobile, chiamata da alcune persone che avevano sentito urlare, lo avrebbe fermato e identificato. I militari non sapevano però che il 30enne poco prima aveva spezzato la gamba a Islam Animur che intanto era stato già trasportato con un’ambulanza del 118 all’ospedale Marino. Nei confronti del militare nei prossimi giorni scatterà sicuramente una denuncia per lesioni, ma non si può escludere che arrivino anche altre accuse.

Ma.Sc