Rassegna Stampa

Sardegna 24

Stop al commissario per Milia

Fonte: Sardegna 24
3 gennaio 2012

 

L’idea di Cappellacci sulla Provincia di Cagliari riceve una bocciatura bipartisan. Diana (Pd): «Corretto il passaggio alla Quaquero»

di ALBERTO URGU a.urgu@sardegna24.net

CAGLIARI. La vicenda della decadenza di Graziano Milia dalla Provincia di Cagliari non è ancora chiusa e gli strascichi rischiano di creare una nuova tempesta politica. L’idea del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, di commissariare l’ente intermedio, dopo che alla presidenza è stata nominata la vice di Milia, Angela Quaquero,trova infatti la scontata opposizione del centrosinistra, ma anche di parti importanti dello stesso partito del Governatore. La decisione si saprà domani, al termine della riunione di Giunta a Villa Devoto, mal’ipotesi commissariamento agita già le acque della politica regionale. «Cappellacci dovrebbe tenersi il più lontano possibile da un’idea del genere », spiega il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Giampaolo Diana. Secondo l’esponente democratica «Sugli enti locali la Sardegna ha competenza esclusiva, c’è un dibattito già in atto che va ampliato e su cui non si può intervenire con decisioni estemporanee come questa. Per noi la scelta del passaggio al vice presidente è la più corretta». Sorprendentemente di opinione simile è anche Alessandro Sorgia, vice presidente del Consiglio provinciale eletto con il Pdl.

«Nominare un commissario per andare ad elezioni avrebbe senso se fossimo sicuri del destino delle province, ma siccome ne io ne il Presidente Cappellacci sappiamo cosa succederà nei prossimi mesi, consiglierei alla Regione maggiore prudenza». Il consigliere Pdl fa riferimento al decreto Monti, che deve essere recepito dalla Sardegna in quanto regione autonoma, ma che potrebbe portare alla sparizione delle province, così come le conosciamo oggi. «Mi chiedo che senso abbia, inunmomento di riduzione dei costi, andare ad elezioni che magari andrebbero rifatte dopo poco tempo. I cittadini noncapirebbero, visto che giustamente in molti si chiedono a cosa servano le province». Più articolato invece il discorso del deputato dell’Idv, Federico Palomba. Il partito di Di Pietro sta conducendo una lunga battaglia politica sull’abolizione delle province e a proposito di quella cagliaritana, Palomba osserva che «Tanto la vice presidente quanto il consiglio provinciale, venendo meno il leader della coalizione perchénoncandidabile, nonhannolegittimazione a proseguire nell'attività politico- amministrativa». Per l’ex presidente della Regione sarebbe quindi plausibile il commissariamento, che però non porti ad elezioni in primavera, perché la nuova provincia in quel caso sarebbe in carica fino al 2017. Secondo Palomba la Regione dovrebbe fare una legge speciale per l’ente cagliaritano, che anticipi lamanovraMonti e stabilisca la nuova normativa, con Consiglio provinciale a dieci eletti e il solo Presidente.