Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cellino guarda verso Elmas ma resta la tentazione Sant’Elia

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 dicembre 2011

Stadio  

 

CONVENZIONE L’accordo con il Comune scade tra due anni, ma il futuro dello stadio dovrà essere definito per tempo

TRATTATIVE Cellino sogna la Karalis Arena tra mille intoppi ma, viste le condizioni dello stadio, tratta col Municipio

 

 

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

Ristrutturarlo o raderlo al suolo. Per il Sant’Elia si avvicina il momento delle decisioni. Così come per il Cagliari. Il 23 dicembre del 2013 scadrà la convenzione tra il Comune e il club rossoblù per la concessione. Il Cagliari vuole uno stadio moderno e il Sant’Elia soffre il peso dei suoi 41 anni di vita. È una delle tante questioni aperte che il sindaco Zedda si è ritrovato in agenda ma, come ha più volte ribadito, non può decidere lui le sorti della squadra: è una società privata, libera di trasferirsi in un’altra struttura. Una libertà che negli ultimi anni era diventata una scelta quasi forzata perché i rapporti idilliaci col Comune che avevano portato all’accordo del dicembre 2002 avevano lasciato posto a un muro contro muro. Il progetto del presidente rossoblù è sempre stato quello di poter gestire in prima persona la struttura e aggiungere alle partite di calcio altri servizi commerciali. Ma al Comune e agli altri imprenditori queste velleità extracalcistiche del presidente del Cagliari non sono mai andate a genio: in tanti fiutavano l’affare nell’aprire negozi, ristoranti e cinema al Sant’Elia e in pochi volevano lasciare campo libero a Cellino. Nel frattempo la società ha pensato di realizzare un campo nuovo di zecca vicino al l’aeroporto di Elmas, mentre il Sant’Elia è lasciato a se stesso. Ospita le partite del Cagliari e basta, per il resto del tempo è inutilizzato. È il frutto delle maglie strette della concessione del 2002 secondo cui il Comune se vuole utilizzare l’impianto per una manifestazione non sportiva non può sfruttare il campo erboso: neanche il Papa ci potrebbe andare. Ma ora il clima è cambiato, da una parte Cellino sta trovando ostacoli inaspettati nella realizzazione della Karalis Arena a Elmas e dall’altra si sono distesi i rapporti con palazzo Bacaredda. Tra i due Massimo, il sindaco e il presidente, sembrano esserci meno ostacoli che con Emilio Floris. O, meglio, viste le difficoltà di Elmas e considerato che il Sant’Elia è in una situazione d’emergenza, Cellino sembrerebbe pronto a fare qualche passo indietro. Perché se la società Cagliari calcio va avanti nella sua sfida per lo stadio a Elmas è anche vero che il presidente tiene sott’occhio i movimenti del Comune. Cellino mostra simpatie verso Zedda e non si esclude che si arrivi a una svolta. Il Cagliari è ancora moroso, ma il Comune non potrà sobbarcarsi le spese indispensabili per la sopravvivenza del Sant’Elia. L’inter vento dei privati può diventare necessario e, in questo scenario, il Cagliari potrebbe giocare ancora un ruolo di primo piano sul futuro del Sant’Elia