Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Abbanoa, ultimo assaIto i partiti tra intese e inciuci

Fonte: Sardegna Quotidiano
14 dicembre 2011

ACQUA& POTERE

ASSEMBLEA  DEI SOCI Sel contesta il segretario del Pd per il vertice riservato con Cappellacci al quale ha partecipato anche Oppi (Udc). Per il commissariamento in pole Farris e Mariani

Cinque giorni di tempo per individuare i nomi dei “tecnosaggi ” che guidino la riorganizzazione e il rilancio di Abbanoa. Che potrebbe essere anche solo uno, in arrivo dalla Puglia e individuato dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda (socio di maggioranza), riproponendo in Sardegna l'esperienza della gestione manageriale dell'acquedotto pugliese, portata avanti dalla Giunta di Nichi Vendola. Che siano tre o uno, oggi l'assemblea dei sindaci dovrebbe comunque rinviare la nomina di un Consiglio di amministrazione a cinque, al posto di quello dimissionario, e rimandare di qualche giorno l'indicazione dei professionisti super partes e di indiscussa capacità. Su questo punto non sembra ci siano più contrapposizioni né polemiche, mentre non è piaciuto in casa Pd e neanche nel centrosinistra il confronto tra il segretario del partito, Silvio Lai, e il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. I TRE DI VILLA DEVOTO Non è stato un faccia a faccia, ma un incontro a tre, con la presenza di peso del leader dell'Udc, Giorgio Oppi. Di peso, perché l'attuale assessore all'Ambiente controlla molti dei sindaci che oggi parteciperanno all'assemblea di Abbanoa (e sarà egli stesso presente con la delega del primo cittadino di Iglesias, Ginetto Perseu), ma anche perché rappresenta un riferimento per parte dello stesso Pd, quella che fa capo al parlamentare Paolo Fadda. Che non a caso ieri sembra si sia consultato con Oppi per avere delucidazioni sulla situazione. Non si sono fatti nomi, a Villa Devoto, né si è parlato della guida dell'Autorità d'ambito, altro importante soggetto del sistema idrico della Sardegna. Che poi sia saltato fuori, in altri tavoli, il suo nome, non è piaciuto al sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, che con una nota ha precisato di non essere assolutamente interessato a guidare l'Ato. «Svolgere quel ruolo all'interno dell'Ato, in un momento così critico per Abbanoa», afferma Ganau, «mal si concilierebbe con il mio incarico di sindaco di Sassari. Sono sufficientemente impegnato con l'attività amministrativa e non aspiro ad altri incarichi. Ritengo infine che l'Ato debba rientrare al più presto nella piena disponibilità degli enti locali». Che il ruolo chiave nella gestione del sistema idrico integrato debbano averlo i Comuni, lo sostiene anche il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, per il quale la soluzione per Abbanoa deve tener conto «del ruolo dei sindaci, che devono essere predominanti, ma con la partecipazione della Regione che ha risorse che da soli i Comuni non possono offrire. Il nostro obiettivo», prosegue Diana, «deve essere trovare un accordo politico che esalti questa duplice funzione, ma alla luce del sole e non con scorciatoie o accordicchi politici». Diana è convinto che occorrano dei rappresentanti per Abbanoa «di alto profilo per un programma di riordino del sistema idrico integrato, che abbiano un indirizzo di programmazione e gestione da parte dei sindaci, separata da quella politica». L'incontro di Villa Devoto non è andato giù neanche a Luciano Uras (Sel) che ieri mattina, in Consiglio regionale, ha criticato «le trattative fra partiti di maggioranza e di minoranza su Abbanoa. Sel non fa riunioni per mettere amministratori », rivendica Uras, «la responsabilità deve essere degli amministratori locali, che noi rispettiamo. Il sistema idrico integrato è troppo importante per essere gestito nelle segrete stanze, non si possono affrontare situazioni così delicate all'insegna dell'antica dinamica partitocratica».

L'ASSEMBLEA DEI SOCI I nomi per ora non ci sono, quindi oggi nessuna decisione potrà essere presa sugli amministratori del gestore dell'acqua in Sardegna. In attesa di conoscere le proposte che arriveranno (per ora si fanno i nomi di Maria no Mariani e Giuseppe Farris, da una parte, di Carlo Mannoni dall'altra), si cerca di definire il mandato che dovrà o dovranno svolgere: intanto dovrà essere a tempo determinato, e per i primissimi mesi del prossimo anno ci dovrà essere una proposta di riorganizzazione di Abbanoa, ma anche della stessa Ato. Attualmente commissariata, l'assemblea dell'Autorità d'ambito a regime dovrebbe avere 44 componenti, che scenderebbero a otto secondo la proposta presentata dalla Giunta e ferma in Consiglio da oltre un anno. Si pensa ad una via di mezzo, non 44 rappresentanti, troppi, ma neanche otto, troppo pochi. Snellire si, ma facendo salva la rappresentanza territoriale e dei piccoli comuni. Tutto ancora da stabilire, comunque, anche se nel giro di poche settimane. Di certo, per ora, c'è che la Regione, con l'assessore ai Lavori pubblici, Angela Nonnis, stamane assicurerà i 50 milioni annuali (150 già previsti per il triennio) che servono per il momento a garantire il funzionamento dell'ente che porta l'acqua nelle abitazioni dei sardi.

Francesca Zoccheddu 

L’ATTESA In 1500 rischiano il posto di lavoro n Giornata di assemblee oggi per Abbanoa: a quella degli azionisti si aggiunge quella dei dipendenti. Si svolgerà alle stessa ora, dalle 9 alle 13 nel piazzale davanti all’hotel Mediterraneo. Il via libera è arrivato ieri dalla direzione generale dopo la richiesta inoltrata il 9 novembre. L’ok è stato dato a patto che il servizio essenziale venga garantito e che quindi non ci siano disagi per gli utenti. I 1500 nell’organico del gestore del servizio idrico integrato da tempo avevano manifestato apprensione per il loro futuro. Troppo alta l’esposizione bancaria dell’idromostro: il premio di produttività che doveva essere saldato il primo settembre scorso non è mai arrivato. Mentre alcune mensilità sono state pagate in ritardo, sempre nei limiti previsti dal contratto. L’assemblea di oggi, che vede riuniti tutti gli azionisti della società, rappresenta per i lavoratori l’occasione per avere visibilità. E per sapere in modo chiaro che fine faranno. Preoccupa non poco il ritardo delle capitalizzazione promesso dalla Regione: Abbanoa ha bisogno di soldi freschi per garantire non solo il pagamento degli stipendi ma anche il rientro della situazione debitoria. Per ora tutto è fermo e tra i dipendenti c’è malumore: le tredicesime potrebbero essere a rischio. Non solo, sono sempre più pressanti le richieste delle ditte d’appalto: alcune già da tempo, stanche di aspettare soldi che non arrivano mai, hanno fermato la manutenzione degli impianti. L’Ato poi è ancora commissiarato, causando un’ulte - riore paralisi all’interno del gestore del servizio unico integrato, visto che l’Autorità d’ambito è il braccio operativo di Abbanoa: programma, organizza e controlla la sua attività. Insomma, la preoccupazione è che tutti stiano a guardare mentre l’idromo - stro viene lasciato morire, trascinando nel baratro 1500 posti di lavoro.