MONTE MIXI. Il Tar scioglie il contratto siglato nel 1974

Doveva sorgere nel bunker del quartiere

Niente palaghiaccio nel bunker di Monte Mixi, i giudici del Tar Sardegna ieri pomeriggio hanno risolto la convenzione siglata quasi 40 anni fa, dando le colpe al Comune. Il pronunciamento, non definitivo perché ora bisognerà quantificare i rimborsi, è stato depositato ieri dal collegio della seconda sezione del Tar presieduto da Francesco Scano (a latere Marco Lensi e Tito Aru).
IL RICORSO Il ricorso era stato presentato due anni fa da Francesco Atzori, difeso dagli avvocati Silvana Congiu, Michele Schirò e Maria Salvatora Magliona, per chiedere la risoluzione del contratto-convenzione firmato il 21 dicembre 1975 che prevedeva la trasformazione del bunker in un complesso sportivo con pista di ghiaccio. Approvato il progetto nel settembre 1974, Atzori non ha mai ottenuto la disponibilità dell'immobile e, dopo varie peripezie, nel 2000 si è arrivati a rimodulare la convenzione. Poi altri contenziosi, anche al Tribunale ordinario, sino a ieri pomeriggio quando i giudici del Tar hanno depositato la sentenza interlocutoria che, però, accoglie già la risoluzione del contratto.
LA SENTENZA II comportamento del Comune «è qualificabile quale “grave inadempimento”», hanno scritto i giudici. Oltre «a non aver mai consentito al concessionario lo svolgimento dell'attività prevista», l'Amministrazione «ha alternato momenti di inerzia pura», quando nemmeno rispondeva ai solleciti di Atzori, ad altri in cui lo invitava «a nuove e sempre diverse attività, costringendola così a sostenere spese ulteriori (...), senza mai consentirgli il concreto utilizzo del bene in concessione».
Francesco Pinna