Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I sindacati bocciano il nuovo Piano industriale

Fonte: L'Unione Sarda
6 dicembre 2011

ENTE LIRICO. L'Usb: «Nessun taglio previsto per gli stipendi dei vertici»


I rappresentanti dell'Unione sindacale di base del Teatro lirico contestano il piano industriale del sovrintendente. «Una sfilza di buone intenzioni, tra cui suggerimenti già ampiamente auspicati e segnalati da lavoratori e organizzazioni sindacali negli anni scorsi e nulla più», scrivono in una nota firmata da Massimiliano Cecalotti, German Dos Santos e Paolo Piras. «Essendo il Piano basato sull'analisi dei costi, soprattutto del personale, una delle soluzioni è ovviamente il taglio delle retribuzioni, l'altra la rivisitazione della parte normativa del Contratto aziendale. Ovviamente nel piano non è previsto il taglio alle remunerazioni delle figure apicali. È curioso notare - aggiungono i sindacalisti - come il costo del personale sia passato tra il 2008 e il 2009 da 14.800.000 euro a 17.500.000 ma il numero delle unità lavorative (nei vari settori e tra stabili e precari) sia pressoché identico: nel 2008 il personale utilizzato è stato di 345 unità e nel 2009 di 350. Quindi: 345 lavoratori costano 14.800.000 euro nel 2008. E 350 lavoratori costano 17.500.000 euro nel 2009».
I rappresentanti della Usb contestano come «la gestione 2011 è stata caratterizzata da una assillante strategia di risparmio che dovrebbe aver portato a rimpinguare le casse del teatro, svuotando quelle dei lavoratori. Invece la frase più ricorrente da parte della dirigenza è sempre la stessa: non possiamo produrre di più perché non abbiamo soldi».
Il coordinamento provinciale Usb fissa i paletti. «Non si potranno più chiedere altri sacrifici ai lavoratori: l'Unione sindacale di base non accetterà ulteriori tagli alle retribuzioni e boccia questo piano dove alle buone intenzioni non è associato un progetto per la loro realizzazione».