Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Aerei e metropolitana leggera per trasformare il porto in un grande terminal crociere

Fonte: La Nuova Sardegna
5 dicembre 2011

 
Piccola cerimonia a bordo del Costa Concordia per suggellare il patto pro turismo tra autorità portuale, Comune e Regione



Presto in comitato portuale la proposta di costruire una stazione al molo Rinascita e di spostare le merci nello scalo industriale

CAGLIARI. Dalla cabina di comando della nave da crociera Costa Concordia Cagliari è una città fantastica e un’assistente di bordo che c’era già stata ieri sapeva anche dove andare per comprarsi una fede sarda d’oro, dopo che sua madre s’era fatta regalare (tanto le piaceva) quella da lei acquistata in agosto. Si parlano molte lingue a bordo di una nave crociera alta come un palazzo di 7 piani, 6 pullman granturismo caricano i turisti che andranno a visitare la città. Davanti al piccolo gazebo dell’accoglienza i 160 cittadini sardi che partono da Cagliari per Palermo, Grecia e ritorno. Il futuro che il comitato portuale dovrà considerare è questo: che nel gruppo in partenza ci siano anche turisti giunti in aereo dal Continente.
Nel primo giorno di Costa Crociere in sosta a Cagliari per far salire a bordo i passeggeri sardi, c’è il tempo per una breve cerimonia di saluto e di conoscenza. Costa Crociere inaugurava ieri la stagione invernale a Cagliari come «home port» per i sardi, vale a dire porto d’origine per la crociera dei turisti locali. Ma, propiziata dal panorama mozzafiato di Cagliari vista dall’alto e dal mare, l’immaginazione del presidente dell’autorità portuale Piergiorgio Massidda è andata verso un porto d’origine per le crociere non solo dei sardi ma anche di tanti altri cittadini europei che possono giungere all’aeroporto di Cagliari su un volo low cost e ritrovarsi i bagagli in cabina grazie all’organizzazione generata da un accordo aeroporto-porto. Naturalmente, nel film felice proiettato sullo scenario di Castello affacciato sul mare, le navi arrivano al molo Rinascita e, al posto delle merci trasferite nella nuova banchina del porto canale, trovano un terminal crociere amovibile. La stazione, costruita per le crociere sul molo Ichnusa e diventata inutile a causa del fondale che non è agevole scavare, diventa un terminal polifunzionale per navi crociera di piccole dimensioni. Ciò che rischiava di rovinare lo scenario era la notizia data due giorni prima dallo stesso Massidda: gli armatori stanno scegliendo i porti asiatici perché sono una promessa di affari lucrosi. La Sardegna non la vuola abbandonare nessuno, ma se non ci saranno proposte interessanti è fatale che i traffici si spostino in Oriente. Ecco perciò che alla festicciola a bordo sono stati invitati anche i rappresentanti del Comune e della Regione: «L’autorità portuale non può fare tutto da sola», spiegava Massidda che porterà in comitato portuale la sua proposta crociere. Non è rimasto deluso. L’assessore alle Attività produttive del Comune, Barbara Argiolas, ha annunciato che il 16 dicembre al convegno della Provincia porterà un pacchetto sul «prodotto Cagliari». L’assessore regionale ai Trasporti Cristian Solinas (ieri era il suo compleanno), ha parlato di un tavolo di lavoro per far diventare Cagliari porto di partenza anche per i turisti non sardi e poi della promozione di linee di trasporto speciali per i passeggeri delle navi crociera. Come il collegamento del Trenino Verde al porto attraverso il prolungamento del metrò di superficie piazza Repubblica-via Roma.

(a.s)