Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Salzano: «Oggi valorizzare significa lottizzare»

Fonte: La Nuova Sardegna
5 dicembre 2011

In corso al palazzo di giustizia il convegno organizzato dalla magistratura sulle norme di tutela del paesaggio



Grande successo di pubblico, stamane il dibattito

CAGLIARI. «La sola regione italiana che ha recepito in pieno le norme statali a tutela del paesaggio è la Sardegna col piano paesaggistico varato nel 2004 ed è un sistema di norme talmente efficace che ora appare difficile smantellarlo»: parole di Edoardo Salzano, docente di urbanistica e pianificatore di livello internazionale, che hanno aperto la prima sessione del convegno «Finestre sul paesaggio» organizzato dalla sezione sarda del Consiglio superiore della magistratura e in corso nell’aula magna del tribunale. Non è un caso che gli organizzatori dell’incontro, imprevedibilmente affollatissimo, abbiano affidato proprio a lui, padre del Ppr sardo, la prima relazione. Perchè se è vero che la grande questione italiana del paesaggio riguarda soprattutto i giuristi è altrettanto vero che la sensibilità al problema viaggia sul filo della cultura, della sensibilità e spesso anche della comunicazione. Non a caso Salzano, prima di compiere una carrellata critica sulla storia delle normative paesaggistiche, ha denunciato gli abusi linguistici commessi soprattutto dalla politica: «Le parole contano - ha detto il grande professore napoletano - sono uno strumento di potere, per questo bisogna fare chiarezza sulle parole perchè siano chiare le idee che ne stanno alla base». Un concetto su tutti, quello di valorizzazione: «I significati sono due e opposti, uno indica il ricavare vantaggi economici con la trasformazione di beni paesaggistici e culturali, che diventano merce. L’altro è disvelarne il valore. Oggi purtroppo prevale il primo». Basta richiamarsi ai casi di Tuvixeddu e Malfatano, i più clamorosi: beni inestimabili che diventano prodotti commerciali svenduti con la pubblicità-miraggio dei posti di lavoro. Efficace la sintesi di Salzano, che ha ripreso l’ultimo volume di Salvatore Settis: «Oggi valorizzare è sinonimo di lottizzare». Mentre l’altro termine in bilico sul baratro della banalizzazione politica è patrimonio: «E’ l’eredità che ci hanno lasciato i nostri nonni e padri, quindi va conservato e non dissipato». Implicito il riferimento al paesaggio, patrimonio diffuso e collettivo che la Costituzione tutela fra i beni di primaria importanza, come la libertà di pensiero e il diritto al lavoro. Implicita anche la critica all’amministrazione Cappellacci, impegnata a indebolire le regole di tutela del paesaggio.
Hanno parlato anche autorevoli giuristi - Alberto Roccella e Luca Monteferrante - e dopo di loro Ugo Cappellacci, Claudia Lombardo, Maria Assunta Lorrai, Benedetto Ballero e Stefano Deliperi. Oggi - dalle 9.15 - i due magistrati che hanno curato l’organizzazione, Daniele Caria e Carlo Renoldi, daranno la parola ai giuristi Aldo Fiale e Giulio Steri. Poi parleranno ancora Maria Paola Morittu, Alberto Scanu, Gianluca Cocco e Tullio Angius. (m.l)