Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

VIA SERUCI Un’invasione di topi nelle case popolari: viviamo nel degrado

Fonte: Sardegna Quotidiano
24 novembre 2011

Antonia Tessuti vive nella palazzina popolare di via Seruci 15. In un appartamento di 40 metri quadrati, insieme al marito, ai due figlie e a due nipotini di 11 e 16 anni. La sua casa ha le finestre rotte, tenute con il nastro adesivo: e in bagno il vetro nemmeno c’è. «Abbiamo fatto domanda al Comune per intervenire nel 2001, abbiamo portato anche le foto ma non si è visto mai nessuno». E nessuno si è mai visto nemmeno nel condominio: palazzo fatiscente, una fogna a cielo aperto nel giardino, topi che scorrazzano tutt’attorno. Mario Sardu abita al terzo piano: «Dobbiamo tenere le finestre chiuse: la signora del piano di sotto un giorno ha trovato un grosso ratto sul tavolo ». I topi hanno trovato alloggio nelle cantine, dove passa il tubo della fogna. Sul muro si vedono rattoppi di cemento fatti alla bell’e meglio. «Ecco qui - continua Sardu- quando sono arrivati hanno fatto solo questo. I muri stanno cadendo a pezzi». Tre anni fa l’ultimo restauro della facciata, che però non ha risolto nulla. La signora Anna Lai per esempio non ha acqua in casa. O meglio solo un filo, giusto il necessario per lavarsi la faccia. Escluso l’uso della lavatrice: per quello provvede gentilmente la sua vicina. «È dal 1980 che ci hanno promesso di aggiustare tutto - spiega la signora Antonia - ma è tutto rimasto così». Gli inquilini a spese loro sono intervenuti nelle scale e nell’androne del palazzo. All’esterno non va meglio: nel piazzale, che confina con il cortile di un asilo nel quale giovano i bambini, c’è una cabina elettrica diventata dimora di tossicodipendenti. Intanto l’enorme sterrato di via delle Langhe è una discarica a cielo aperto: frigoriferi, divani, copertoni, pezzi di motorini, batterie per le auto arrivano fino a via Sila, che sbuca in via Cornalias. La buona notizia: non si ferma la solidarietà del quartiere. Tramite dei grossisti si riuscirà a far avere un po’ di spesa a chi ha il reddito sotto i 5 mila euro. Iniziativa di Silvio Pinna e Jessica Saba: «Più di 100 le richieste che abbiamo ricevuto». Francesca Ortalli