Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Era il luogo degli incontri abbandonato per troppi anni»

Fonte: La Nuova Sardegna
15 settembre 2008

DOMENICA, 14 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari







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CAGLIARI. La Passeggiata coperta riapre. Il sentimento persistente che si porta nel cuore Antonio Romagnino è sintetizzato in una parola: «Finalmente». Classe 1917, l’intellettuale cagliaritano, considerato uno degli studiosi più autorevoli della Sardegna, ricorda con affetto quei luoghi compagni della sua giovinezza.
Per Romagnino nei suoi pensieri di un tempo, la Passeggiato coperta ridiventa un «luogo molto frequentato. Era uno spazio in cui andavano volentieri anche le mamme coi loro bimbi: uno spazio protetto. Poi iniziò il declino e la chiusura».
La Passeggiata coperta e la Terrazza Umberto I vennero progettate nel 1896 dall’ingegnere Giuseppe Costa e da Fulgenzio Setti, e inaugurate tra il 1901-2. La scalinata a doppia rampa, con cui si sale da piazza Costituzione e che si interrompe nella Passeggiata sotto l’Arco di Trionfo, vennero danneggiate dai bombardamenti del 1943, ma ricostruite subito dopo la guerra. Nei ricordi di Romagnino la Passeggiata è anche «il luogo degli incontri e delle chiacchierate, delle indiscrezioni e dei piccoli litigi».
Una grande piazza, per passeggiare e vivere, ma al riparo. Poi sono iniziati i problemi e le chiusure, intervallati da piccole aperture: per lo più per singole iniziative. «Una storia deludente - commenta Romagnino - che i cagliaritani, soprattutto i più anziani, hanno molto amato». Dal 1902 la Passeggiata venne utilizzata in vario modo. Inizialmente come sala per banchetti, durante la prima guerra mondiale come infermeria. Negli anni Trenta vennero allestite pure diverse mostre sull’autarchia. E nella seconda guerra mondiale divenne rifugio di molti sfollati, le cui case erano state distrutte dalle bombe e che non avevano la possibilità di riparare verso l’interno.
Nel 1948 fu utilizzata come spazio per la prima Fiera campionaria della Sardegna. Un segnale di ottimismo non raccolto, visto che iniziò l’abbandono. (r.p.)