Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ora il monumento-simbolo si riapre alla città

Fonte: La Nuova Sardegna
15 settembre 2008

DOMENICA, 14 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Dopo decenni di chiusura, i cagliaritani potranno «riabbracciare» la piazza dei nonni


Tra dibattiti e teatro l’amplificazione ha fatto flop e pochi hanno sentito qualcosa



Ora la scommessa: valorizzare uno spazio dalle tante possibilità

ROBERTO PARACCHINI

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CAGLIARI. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni. C’è anche la passerella: dentro la Passeggiata coperta, questo monumento prima desaparecidos e ora resuscitato, il sindaco Emilio Floris saluta e fa gli onori di casa, come è giusto. Una sera a inviti per salutare un monumento che Vittorio Sgarbi ammirerà per la semplicità filologica con cui è stato restaurato. Ma che tra il pubblico molti sperano che non ridiventi nascosto e aperto solo ogni tanto. Inaugurazioni ce ne sono state anche altre, seguite poi da altrettante chiusure.
E fa una certa impressione camminare in quella che un tempo era veramente una passeggiata coperta, dove le persone andavano a chiacchierare e ritrovarsi. Oggi è un monumento. Al Comune il compito di valorizzarlo e renderlo fruibile, per tutti. Ieri, però, tra tavole rotonde, persone in costume, spettacolo teatrale e musica classica, c’è stato il problema che su dieci parole dette, il pubblico riusciva a percepirne solo una. Il luogo non ha un’acustica ottima, certamente, ma anche l’amplificazione è stata, forse, del tutto sbagliata.
Ma ieri alla Passeggiata era festa. Un anniversario che riparte da zero: un augurio per la città e per tutte le altre «città regie». In serata c’è stata anche la rappresentazione teatrale La storia raccontata: le città regie. Allegoria di un viaggio nel tempo, prodotto dall’Event Group. Cagliari è una delle sette «regie», la cui «storia si lega indissolubilmente col patrimonio culturale dell’isola e ne fa una delle capitali nel Mediterraneo», ha precisato il primo cittadino durante l’introduzione. Poi la parola è passata a Pierluigi Carta, sindaco di Iglesias, e ad Angela Nonnis, di Oristano. E la Passeggiata coperta è diventata il simbolo di un «passato da recuperare come valore per costruire il futuro», come sottolineato da Maria Antonietta Mongiu, assessore regionale alla Cultura.
L’iniziativa permetterà di riammirare (se finalmente resterà aperto) uno dei luoghi-simbolo dei cagliaritani, rimasto chiuso per decenni per via di alterne vicende (burocrazia e inefficienza, ma anche per i ritrovamenti archeologici che in più di un’occasione hanno costretto a sospendere i lavori) e ora riportato in auge grazie a interventi costati, tra opere e arredamenti, più di due milioni e seicentomila euro. Ma la Passeggiata rappresenta anche un altro simbolo: quello di una città che faticosamente cerca un rilancio, ma che ogni tanto si ferma, quasi senza capire il «perchè?». Come è capitato tante volte alla travagliata storia di questo monumento: impaludato. Infine, durante la tavola rotonda, non è mancata neppure la polemica: Vittorio Sgarbi non ha saputo spiegarsi il motivo dell’assenza del presidente della Regione Renato Soru. Dal palco, inoltre, era assente anche l’assessore comunale alla Cultura Giorgio Pellegrini che, nei giorni scorsi, aveva sottolineato che non era ancora tutto pronto. Piace pensare però (e sperare) che a Cagliari la politica, come ricordato da Sgarbi, «sia stata anche e non solo angheria». Se si saprà far rivivere la Passeggiata vorrà dire che è proprio così.