Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Darsena pescatori, attesa infinita

Fonte: La Nuova Sardegna
22 novembre 2011

Progetto fermo al ministero per la valutazione d’impatto ambientale




CAGLIARI. L’autorità portuale dichiara molta fretta di mandare avanti i progetti del porto, ma l’ostacolo alla nuova darsena sotto il ponte della Scafa è a Roma, negli uffici ministeriali che seguono la valutazione d’impatto ambientale. I trascorsi fanno temere ritardi preoccupanti: anche di anni. Massidda, il nuovo presidente dell’autorità portuale, medita di fare una visita al ministero delle Infrastrutture assieme al funzionario cagliaritano che segue il progetto per capire cosa fare per smuovere e se possibile sbloccare la pratica, utile a uno scopo: restituire il porto ai pescatori.
Nella darsena sotto il ponte, gli spazi sono grandi e la vicinanza col mercato ittico all’ingrosso moltiplica il beneficio che i pescatori avranno dall’uso di quelle sponde. Riservata a loro, protetta sia dal porto turistico che dallo scalo industriale, la darsena della Scafa avrà anche il suo angolo storico con la torretta della quarta regia, dove l’esattore riceveva la quota di pescato destinata al vicerè. Il luogo è giusto, il problema è ottenerlo. Fino a quando non verrà fatto e finito i pescatori dovranno stare dove sono, vale a dire sparsi in vari punti del porto, in conflitto permanente con altro tipo di traffico (crociere, traghetti passeggeri, anche traghetti merci), senza la possibilità di avviare attività collaterali alla pesca. Il problema che si para davanti ai pescatori è di dover contare in anni il tempo che li separa dall’accesso nella nuova darsena. Piergiorgio Massidda: «Siamo appesi alla risposta per la valutazione d’impatto ambientale. La darsena è indispensabile, anche per fare il passo successivo: agevolare la crescita della flotta dei pescatori sardi. E’ vergognoso che i nostri mari siano pescosissimi sempre per gli altri. I siciliani arrivano fino qui per pescare gamberi e guadagnano cifre importanti dalla vendita di questi prodotti. La nuova darsena è una delle condizioni per aiutare i pescatori a crescere. Pensando a quella darsena si può già sognare a occhi aperti. Come un mercato del pesce lì in banchina, aperto ai cagliaritani e ai turisti. E’ importante che i nostri pescatori possano cominciare a fare ciò che è sempre stato loro impedito da tante circostanze: pensare in grande. Senza strutture e senza mezzi questo non sarà possibile. La darsena è la prima, giusta condizione per cominciare».
In questi giorni si vara il primo lotto per la cantieristica nell’avamporto del porto canale. In sostanza, si costruiscono i cantieri per l’assistenza completa a qualunque tipo di imbarcazione si muova nel porto di Cagliari. Serve al porto canale ma serve anche a quello turistico: il capoluogo attraverso il piano regolatore portuale si candida a diventare un porto turistico in funzione tutto l’anno con la possibilità di offrire assistenza di qualità alle barche da diporto. E’ una formula che sembra perfino semplice: si mette in campo tutta l’assistenza necessaria a chi ha una barca e affitta un posto in un porto per tenere ferma l’imbarcazione e far fare la manutenzione necessaria. Cagliari non ha difetti come porto mediterraneo: in posizione centrale, con l’aeroporto a pochi chilometri. Gli esperti l’hanno ripetuto in ogni occasione: chi ha una barca cerca un’organizzazione efficiente, ovunque questa si trovi.