Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piove dentro la nuova Passeggiata coperta

Fonte: L'Unione Sarda
15 settembre 2008

Bastione. Continua a filtrare acqua nonostante siano stati spesi 4 milioni per impermeabilizzarla

Gocce dal soffitto e pareti lesionate: l'origine è sotto Santa Caterina
L'infiltrazione è stata scoperta un anno fa, ma per eliminarla radicalmente servirebbe almeno un milione e mezzo di euro.
Non sono stati fortunatissimi, al Comune. Perché proprio nel giorno dell'apertura al pubblico della passeggiata, dopo quattro anni di chiusura, e all'indomani di una sfarzosa festa di inaugurazione costata 132 mila euro, la pioggia ha svelato a tutti ciò che gli addetti ai lavori sapevano da un anno: che dentro la Passeggiata coperta l'acqua filtra copiosa. Ci piove dentro.
Come se non fossero stati spesi un milione e 33 mila euro per l'impermeabilizzazione della terrazza del Bastione (da cui si riteneva filtrasse l'acqua) e 2,6 milioni per la ristrutturazione della Passeggiata.
E piove proprio lungo una delle più belle novità della galleria ritrovata: i tratti murari delle fortificazioni pisane.
Ieri, nel punto critico, qualcuno ha sistemato una bacinella trasparente, ma non è stata sufficiente a contenere l'acqua, che ha formato una vasta pozzanghera lungo il percorso guidato. In altri tratti della galleria, sempre lungo la parte sinistra della navata, sono stati sistemati pannelli che coprono parzialmente l'umidità, lasciando intravedere una vistosa macchia, alta cinque metri e larga tre. L'acqua ha anche lesionato la struttura della parete est del bastione di Santa Caterina, nell'area del Caffè degli spiriti.
Tutta colpa, come hanno dimostrato un anno fa le indagini georadar del dipartimento di Ingegneria del territorio dell'università, della Fontana Bona, l'insieme di pozzi e fontane che approvvigionavano d'acqua Castello, ritrovate sotto il bastione di Santa Caterina, quello che sovrasta Saint Remy.
Per eliminare l'inconveniente bisognerebbe scavare lì e per farlo, secondo una stima molto approssimativa dell'assessorato ai Lavori pubblici servirebbe un milione e mezzo di euro. Che al momento non c'è.
In realtà l'indagine georadar - una sorta di radiografia del sottosuolo - non ha rivelato problemi totalmente inediti. Negli uffici tecnici dell'assessorato sapevano che a pochi metri a sud della scuola di Santa Caterina c'era la torre della Fontana Bona, sotto la quale c'erano i pozzi di raccolta dell'acqua che alimentava Castello, ma non ne conoscevano l'ampiezza. E, soprattutto, non sapevano che la lesione strutturale si sta ulteriormente aprendo sotto la spinta dell'acqua. «I percorsi dell'acqua sono tali da fare in modo che questa si insinui nelle strutture del monumento posizionandosi al di sotto delle nuove guaine impermealizzanti», si legge nella relazione tecnica dei due funzionari dell'assessorato ai Lavori pubblici del Comune che hanno curato brillantemente i lavori, Silvano Porcu (ingegnere) e Maria Luisa Mulliri (architetto).
L'unico aspetto positivo è sia le indagini geofisiche che quelle termografiche - costate 200 mila euro e che necessitano di approfondimenti - hanno evidenziato, ad una profondità compresa tra 1,5 e 12 metri, un complesso di opere murarie riconducibili a una chiesa. La pianta ha l'abside rivolto a sud, cioè verso il mare, e una navata lunga più o meno dieci metri. Alcune ricerche bibliografiche effettuate da archeologi e le prime indicazioni della soprintendenza autorizzano a ipotizzare che si tratti della chiesa pisana della Beata Vergine degli Angeli citata da Giuseppe Cossu. La chiesa sarebbe sorta sulla struttura di un tempio di Iside e questo spiegherebbe l'orientamento dell'abside a sud e non a est o a nord est, come avveniva attorno al 1200. Ai piedi della chiesa, alla fine del 1400, era stato scavato il pozzo della Fontana Bona (citato nella relazione del Marchese di Pescara del 1532) e lì fu rinvenuta la sfinge acefala ospitata al Museo archeologico.
Al di là dell'aspetto storico-archeologico, la scoperta è importante per un'altra ragione: può consentire di accedere a finanziamenti, utilizzabili anche per cancellare per sempre l'umidità dalla Passeggiata coperta, alla terza inaugurazione della sua storia e umida come la prima volta. Era il 1904.
FABIO MANCA

15/09/2008