Gli abitanti del rione lanciano un appello al Comune
Al Villaggio pescatori mancano le targhe
«Anche noi vogliamo la toponomastica, come gli altri quartieri della città».
A lanciare l'appello al Comune sono gli abitanti del Villaggio pescatori, le cui strade non sono mai state intitolate dal lontano 1943, anno di fondazione del borgo marinaro. Il comitato di quartiere, presieduto da quasi vent'anni dal 74enne Carlo Floris, chiede a gran voce che la lacuna sia colmata per porre fine ai disagi nel recapito della corrispondenza. «Alcuni giorni fa», racconta, «due geometri si sono presentati nel borgo perché dovevano consegnare una lettera a una donna. La mancanza dei nomi delle strade e dei numeri civici li ha messi in grande difficoltà, al punto che se ne sono andati senza recapitare la missiva».
E non è un caso isolato. «Purtroppo capita spesso e siamo stufi», riprende il leader del comitato, «chiediamo al Comune di intervenire. Al Villaggio solo la strada principale ha un nome, “viale Pula”, perché prima della demolizione del vecchio ponte di Sa Scaffa si doveva necessariamente attraversare Giorgino per imboccare la statale 195 in direzione di Pula. «Nel borgo abitano 33 famiglie e le vie sono appena una decina», riferisce Floris, «per cui non dovrebbe essere complicato assegnare a ciascun vico nome e numeri civici».
Delle istanze dei residenti si è fatto carico il consigliere regionale e comunale del Pdl, Edoardo Tocco (già presidente della circoscrizione di S.Avendrace, alla quale il Villaggio faceva capo). «Il problema si trascina da troppo tempo», ha commentato, «è ora che sia risolto. Mi attiverò per ottenere al più presto il risultato». (p.l.)