Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Sì alla letteratura, no agli incivili» Proteste alla Marina

Fonte: L'Unione Sarda
15 settembre 2008

Denuncia dei residenti


«Sì alla letteratura, no agli incivili». I residenti - e non solo quelli meno sensibili alla cultura - protestano. I più intolleranti chiedono che Marina cafè noir non si faccia. Un'altra fascia di abitanti vorrebbe che finisse prima: non più tardi dell'una. Altri chiedono che il festival si faccia altrove. Poi ci sono i supporter, quelli che non si perdono un dibattito, una performance e un reading ma sollecitano gli organizzatori, o il Comune (o chiunque ne abbia competenza) a installare bagni chimici e un maggior numero di cassonetti per evitare di svegliarsi, come puntualmente accade ogni sera, in un quartiere immondezzaio.
Accanto al consueto sostegno per il festival giunto alla sesta edizione, Marina cafè noir inizia a registrare qualche fastidio. Sono orgogliosi che il quartiere ospiti un festival letterario - che in fondo dà lustro a Marina e fa lievitare il valore degli appartamenti, a voler guardare all'aspetto venale, ma auspicano un pubblico più selezionato. magari solo quello che segue i dibattiti e meno quello, più alcolico, che arriva quando iniziano i reading-concerti.
L'associazione culturale Chourmo, che organizza la quattro giorni, si propone «di realizzare eventi culturali di carattere popolare e performativo e mettere in applicazione la letteratura alle strade, alle piazze, alla gente, alla vita».
I sostenitori del festival obbiettano: «Il quartiere si riempie di bottiglie di birra e altri rifiuti per una ragione semplicissima: i pochi cestini che ci sono si riempiono subito, dunque i rifiuti vanno a finire fuori. Dunque ne occorrerebbero di più».
A chi spetta provvedere? Agli organizzatori? Ai gestori dei locali di piazza Savoia? Al Comune?
«Il nostro compito è provvedere ad eliminare i rifiuti, cosa che facciamo regolarmente prima dell'alba», osservano al Comune.
Obbiettano alcuni residenti: «Vero, ma rimangono tracce indelebili davanti ai nostri portoni», denuncia Sergio Cau: «vomito, urina e persino feci. Inoltre, durante la visita del Papa la pulizia è stata eccezionale, un miracolo, evidentemente, irripetibile per i comuni mortali».
Difficile credere che il target di un festival letterario sia così incivile. Più probabile che si tratti di eccezioni, «di pochi incivili incontinenti», per dirla con le parole di Dario Caria, spettatore appassionato.

14/09/2008