Rassegna Stampa

Sardegna 24

È un vuoto d’amore

Fonte: Sardegna 24
17 novembre 2011

Nodo di passioni per “Sarabanda” al Massimo. Lojodice: «Un capolavoro» Una storia molto cruda e densa» per “Sarabanda” di Igmar Bergman, al Massimo di Cagliari domani e sabato (alle 21 e domenica alle 19). «Un vuoto d'amore, un nodo di passioni contrastanti – affetto e odio, rancore e rimpianto – di una famiglia segnata dal lutto, e dalla solitudine: un uomo ormai anziano, il figlio perso nel ricordo della moglie scomparsa, conun torbido legame con la figlia, vivono in una casa nel bosco» svela Giuliana Lojodice, protagonista – accanto a Massimo De Francovich, Luca Lazzareschi e Clio Cipolletta – nel ruolo di Marianne. «Io irrompo in questo coacervo di tensioni e reazioni: “Mi ero messa in testa che mistessi chiamando” rispondo all' uomo che era stato mio marito, e ancora mi ossessiona e assisto impotente ai conflitti, finché ci sarà una doppia rinascita, della ragazza e mia; tornerò a casa cambiata, tanto da poter abbracciare finalmente la mia creatura handicappata, dicendole: “Per la prima volta io sento e comprendo che sei mia figlia!». Dal film di Bergman, girato in digitale per la tivvù ed «essenzialmente teatrale», quasi «una variazione sul tema, più che la prosecuzione di “Scene da un matrimonio” anche se i nomi son gli stessi», la regia diMassimo Luconi distilla la lucida ferocia di un' analisi sull'analfabetismo emotivo e l'incomunicabilità. «Uno spettacolo insolito, una scommessa in tempi di esasperata leggerezza, per un percorso di spiritualità che si compie nel perdono» aggiunge Lojodice. «Bergman, uno dei maestri del cinema mondiale che si contende con Fellini la palma dell'immaginario, ha fatto di quest'ultima opera il suo testamento; e alla fine lascia i personaggi nudi davanti al mistero». Anna Brotzu