Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

unico Caos Abbanoa: il Cda si dimette

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2011

Consiglio in carica fino al 7 dicembre. Sindaci e Regione vogliono un amministratore

 

Alta tensione nell'assemblea. Niente aumento di capitale 
Vedi tutte le 2 foto Nessun aumento di capitale e dimissioni per il consiglio di amministrazione di Abbanoa, mentre si attende l'arrivo del nuovo amministratore unico. L'assemblea dei soci dell'ente gestore del sistema idrico sardo, che ieri avrebbe dovuto approvare il bilancio e ratificare l'aumento di capitale da 96 milioni di euro per la società, ha portato a casa solo un rinvio di 30 giorni.
L'ANNUNCIO A rimescolare le carte è stato l'intervento dell'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Angela Nonnis, che a sorpresa ha messo il veto alla capitalizzazione della società. «La Commissione europea, a cui è stato chiesto il parere per capire se si trattasse di aiuti di Stato, dice che il piano industriale così com'è non è corretto», ha sottolineato. «Quindi l'iniezione di capitali sarà possibile solo dopo la ristrutturazione della società, con un nuovo piano industriale». La Regione avrebbe dovuto dare l'ok a 50 milioni di euro, di cui 36 milioni per un fondo di garanzia con le banche e 14 milioni per la capitalizzazione. In realtà, secondo il presidente della società Pietro Cadau, la questione sarebbe stata mal posta all'Europa: «Non è una ricapitalizzazione, come tale non può esserci un veto. La società è stata costituita 6 anni fa senza capitale sociale». Per questo Cadau ha annunciato da subito «l'impossibilità del cda ad andare avanti senza soldi in cassa».
COMUNI Duro anche l'intervento dei sindaci, azionisti della società. «La Regione non ha rispettato gli impegni presi con la certezza dell'arrivo dei fondi», ha detto il primo cittadino di Sassari, Gianfranco Ganau. «Parlo della restituzione dell'autorità d'ambito ai Comuni, dell'istituzione del fondo di garanzia e della revisione del piano industriale con la disponibilità di 100 milioni entro aprile come capitale». «Di fatto, la Regione ha sfiduciato il cda al quale va l'onore delle armi per avere retto la società pur avendo ereditato una situazione drammatica», ha detto Sandro Bianchi, sindaco di Nuoro. Mentre per Mauro Contini, sindaco di Quartu, «la situazione di emergenza deve sollecitare sindaci e Regione a trovare soluzioni per garantire le imprese d'appalto e i creditori».
CDA E nel pomeriggio il cda ha rassegnato le dimissioni, riconvocando l'assemblea per il 7 dicembre. «Non si può andare avanti con le furbate della politica», ha concluso Cadau. «Gestire una società con circa 2.500 lavoratori (diretti e non) è un'altra cosa». L'attuale cda rimarrà in carica sino alle rielezione del prossimo, anche se sindaci e Regione vorrebbero un amministratore unico. E già parte il toto nomine, tra cui quello di Francesco Lippi, ex commissario dell'Ato, e Mariano Mariani, stretto collaboratore del presidente Cappellacci ed ex commissario del Comune di Olbia.
Annalisa Bernardini