Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ma la sostituzione non è scontata: Tuveri in pole position

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2011

Zedda riorganizzerà gli uffici

Vedi la foto Forse Francesco Cicero sarà l'ultimo capo di gabinetto del Comune di Cagliari. Perché l'intenzione del sindaco Massimo Zedda è quella di non dare più un incarico simile a nessuno - non sarebbe più previsto dai regolamenti - e di affidare tutte le questioni di cui si occupava prima il dirigente calabrese, ma cagliaritano d'adozione, all'ufficio del direttore generale Cristina Mancini.
Ma Cicero non si occupava solo delle pratiche del Gabinetto del primo cittadino. In questi anni ha anche diretto l'ufficio stampa, l'ufficio relazioni col pubblico, il difensore civico, gli affari istituzionali, il servizio contratti e, ultimamente (da fine settembre) il servizio Politiche comunitarie, prima gestito dal Gerolamo Solina.
Tutti gli uffici ora potrebbero essere diretti da Ersilia Tuveri, cinquantaquattrenne che attualmente coordina lo sportello unico per le attività produttive. Laureata in Giurisprudenza, entrata nel mondo della pubblica amministrazione da segretario generale a Silius, ora potrebbe prendere il posto di Cicero. La sua nomina non è ancora stata ufficializzata, ma nei prossimi giorni Zedda potrebbe dare il via libera al nuovo ordine di servizio che dovrebbe essere firmato dal direttore generale Cristina Mancini. Sarà poi lei, o meglio il suo ufficio, ad occuparsi del Gabinetto del sindaco. E dunque di tutte quelle funzioni svolte negli ultimi sedici anni da Cicero. Cioè, spesso, la gestione diretta del potere più minuto. Inteso come tessere dello stadio, pass omaggio per Sant'Efisio e altri benefit che per anni sono stati gestiti, sempre con equilibrio, dall'alto funzionario arrivato da Cropalati. Che si è addossato formalmente la responsabilità della gaffe sulla lista di abbonamenti per il Sant'Elia, pur non avendo direttamente scelto i quarantun nomi finiti al centro delle polemiche dopo la scoperta fatta dal capogruppo del Pdl Giuseppe Farris.
Ma non è l'unico “extra” richiesto a Cicero negli ultimi mesi: il dirigente sessantasettenne ha dovuto gestire in extremis anche il settore delle Politiche comunitarie, fino a settembre affidato a un suo collega. Poi, per uno dei soliti giri di valzer dei dirigenti comunali, quell'ufficio è toccato a lui. E nonostante stesse per andare in pensione, non si è tirato indietro. Come sempre. ( m.r. )