Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arte, servono più fondi

Fonte: L'Unione Sarda
24 ottobre 2011

EXMÀ. Ieri Laboratorio 5, gli “stati generali” della cultura cittadina
 

Hinna: «Coinvolgere le fondazioni bancarie»
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«Così non si può più andare avanti». Sono queste le parole d'ordine che hanno unito gli oltre 40 esponenti del mondo dell'arte cittadino che ieri hanno partecipato al convegno Laboratorio 5 all'ExMà. Il momento di confronto è stato organizzato dal Consorzio Camù (che gestisce i principali centri d'arte comunali) e coordinato dal tenore e scrittore Gianluca Floris. Secondo il cantante lirico, quella di ieri è stata la prima occasione per «creare un momento di democrazia partecipata».
LE TEMATICHE La giornata si è aperta con cinque relazioni, una per ambito tematico. Ha aperto i lavori Alessandro Hinna, ricercatore dell'università di Tor Vergata (Roma) e membro del comitato di valutazione del ministero dei Beni culturali e della Fondazione Cariplo, che ha parlato degli aspetti economici e dei servizi. Secondo l'accademico «è la cultura con il suo indotto che serve all'economia e non il contrario». Inoltre, ha spiegato cosa, secondo lui, dovrebbe fare il Comune in tempi di ristrettezze finanziarie: «Favorire contatti con fondazioni bancarie, anche nazionali, per l'attivazione di microcredito a favore di progetti vincenti e innovatori». L'educazione è stato il tema affrontato dal regista Enrico Pau, secondo cui «è necessario educare alla bellezza», perché solo così si garantisce una tutela del patrimonio culturale, architettonico o paesaggistico. Della produzione ha invece parlato il regista Giancarlo Biffi: «È necessario avere delle certezze pluriennali delle risorse». Elemento fondamentale per poter fare una programmazione culturale. Il “padrone di casa”, Fabrizio Frongia del Camù, sottolinea come negli ultimi anni, «gli spazi sono aumentati del 70% ma i fondi per la loro gestione sono diminuiti del 90%».
CRITICHE E PROPOSTE Quest'ultimo tema è stato il leitmotiv di tutti gli oltri 40 interventi che si sono susseguiti durante la giornata, tra cui quelli di Paolo Fresu, Massimo Cugusi dello Ied e Fabio Marceddu, applauditissimo. Tutti hanno chiesto un cambio di passo rispetto al passato: più trasparenza, burocrazia più snella, regole certe e valide per tutti.
Secondo la presidente della commissione Cultura del Consiglio comunale, Francesca Ghirra, quello di ieri è stato un «risveglio positivo d'animi», e ha ricordato come «sono già stati calendarizzati una serie di incontri con le associazioni per stabilire regole certe e condivise». Sulla stessa linea l'assessore comunale alla Cultura Enrica Puggioni, che ha partecipato da spettatore. «Sono qui per ascoltare», commenta, ma risponde anche alla critica sulla burocrazia: «I bandi e i controlli degli spazi pubblici certificano la trasparenza dell'amministrazione». Che poi è quello che ha chiesto a gran voce il mondo culturale cittadino.
Mario Gottardi