Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Uno stop allo spreco degli affitti

Fonte: Sardegna Quotidiano
21 ottobre 2011

Comune

 

numeri 1 Il milione che il Comune potrà risparmiare una volta ultimati dismissioni e trasferimenti. 12 I mesi che saranno necessari per trasferire altrove gli uffici del Comune presenti dentro palazzo Doglio.

 

LA SCELTA È stata una proposta del sindaco, approvata dalla Giunta, quella di smettere di pagare affitti per gli uffici comunali e sfruttare spazi che sono già a disposizione del Comune.

TRASLOCHI Addio a Palazzo Doglio. Trasferimento previsto per assessorati alle politiche comunitarie e giovanili

GIUNTA Dimissioni decise per evitare di pagare i canoni ai privati: previsti risparmi per oltre un milione all’anno

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

Il Comune abbandona palazzo Doglio e riscopre gli immobili pubblici. Una scelta voluta dal sindaco che porterà nelle casse un milione di euro, che non saranno più sprecati per affitti ma a disposizione del Comune. Se i soldi non ci sono, bisogna procurarseli, ma prima di vendere i gioielli di famiglia si può smettere di pagare qualcosa che si può avere a costo zero. Per gestire meglio le risorse ieri la Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo proposta dal sindaco per la «cessazione delle locazioni passive».

PIÙ DI UN MILIONE IN CASSA La stima è di circa un milione e 100mila euro, di cui la metà arriverà dalla dismissione di palazzo Doglio. Ma i fondi saranno realmente disponibili al termine del trasferimento degli uffici in stabili di proprietà del Comune. Palazzo Doglio è il grande edificio tra via Logudoro, vico Logudoro e via Nuoro, che prima ospitava la Prefettura e nell’ultima campagna elettorale per le Regionali del 2009 ha accolto tra le sue mura il quartier generale dell’allora candidato del Pdl Ugo Cappellacci. L’anno scorso l’edificio (uno dei 188 palazzi storici di Cagliari inseriti nel Puc) è finito alla ribalta nazionale perché, secondo indiscrezioni, il proprietario Sergio Porcedda nei suoi travagliati mesi alla presidenza del Bologna calcio avrebbe avuto intenzione di vendere il palazzo per sanare i conti dei felsinei. Ma l’operazione non andò in porto, palazzo Doglio restò nelle sue mani a differenza del Bologna, che fu penalizzato di tre punti a causa dei mancati pagamenti. Nell ’edificio con vista su piazza San Cosimo il Comune ha trasferito alcuni suoi uffici, che adesso saranno trasferiti altrove: quelli della Statistica saranno sistemati nei palazzi di via Sonnino, mentre il servizio Appalti avrà la sua nuova casa nelle stanze di via Sauro. Secondo la proposta del sindaco, approvata dalla Giunta, l’Avvocatura del Comune sarà trasferita negli uffici delle Politiche giovanili in via Dante, dove resterà solo il Centro giovani perché gli altri uffici riservati alle Politiche giovanili saranno trasferiti alla Mediateca di via Pola. Sempre in via Dante, nel palazzo dove c’è la Coin, verranno sistemati gli uffici delle Politiche comunitarie che lasceranno gli spazi attualmente occupati nell’ex distilleria di Pirri. Perché il Comune abbandoni completamente palazzo Doglio ci vorrà un anno, secondo le previsioni dell’esecutivo Zedda. Le operazioni di dismissione e trasferimento, fanno sapere dalla Giunta, sarà gestita da un gruppo di lavoro composto da dirigenti del Comune. Se per dodici mesi andrà avanti la dismissione del palazzo storico, nei semi mesi successivi sarà ultimato l’abbandono delle locazioni con il trasferimento degli altri uffici comunali in affitto da privati, come per esempio il Centro servizi per il lavoro di via Calamattia. A quel punto il Comune si troverà in tasca un milione di euro da spendere in modo più produtivo