Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Piste ciclabili, adesso si fa sul serio

Fonte: La Nuova Sardegna
21 ottobre 2011



Entro un mese finanziati i primi progetti, su tutti quello nel Molentargius



La Provincia ha chiamato tutti i Comuni dell’area vasta per definire i progetti immediatamente cantierabili

CAGLIARI. I soldi ci sono, 6 milioni di euro; i progetti anche, pur se qualcuno non è esecutivo; quella che sinora è mancata è la volontà politica di investire in un filone considerato di serie C. Eppure tra gli indicatori più significativi per definire vivibile una città o un’area metropolitana, ci sono proprio le piste ciclabili, e la ciclabilità delle strade. Naturalmente Cagliari e il suo hinterland sono ancora a terra, o meglio a zero, ma forse non per molto.
La Provincia ha deciso di accelerare sulla mobilità ciclabile nell’area vasta, con un programma di interventi da concordare con tutti gli enti interessati in tempi brevissimi, entro novembre. Nei giorni scorsi dall’assessorato regionale alla Programmazione, la Provincia è stata individuata come soggetto preposto alla stesura di un accordo di programma per gli interventi nell’area vasta.
«La commissione Lavori pubblici della Provincia, ha convocato per venerdì prossimo - precisa il suo presidente, Luca Mereu - un tavolo tecnico con i sedici comuni dell’area vasta per avviare l’iter e arrivare alla sua conclusione entro 20 giorni, stipulare l’accordo di programma e consentire così alla Regione di finanziare i primi progetti entro novembre. La prima dotazione finanziaria immediatamente disponibile è di 6 milioni di euro. Saranno ritenuti prioritari i percorsi che costituiscono elemento in grado di generare sviluppo economico, che possono fornire un’ alternativa alla mobilità privata automobilistica verso Cagliari e che hanno anche una valenza culturale o ambientale. Il progetto - conclude Mereu - sarà coerente con le azioni previste con il piano dei servizi minimi di trasporto pubblico locale».
I progetti per le piste ciclabili, in diversi casi ricavate da strade provinciali, dispongono di un finanziamento già definito di 6 milioni di euro, solo un decimo della somma necessaria a tradure in fatti tutti i progetti presentati o in via di definizione. La pista il cui tracciato è già pronto e che prevede una spesa di 1,6 milioni di euro è quella che collega Quartu con Cagliari tagliando il compendio del Molentargius, ma anche altre potrebbero trovare nelle prossime settimane i primi finanziamenti: il tratto Elmas-Assemini-Decimo, il percorso che dal Policlinico conduce a Sestu, la Sinnai-Mara-Settimo, in avvcinamento alla futura stazione della metropolitana leggera in costruzione a Settimo San Pietro, oltre naturalmente alle dorsali di avvicinamento a Cagliari da Selargius e Monserrato.
La ciclabilità incide sull’1 per cento del traffico veicolazre. In pratica se si attivassero i principali percorsi ciclabili, per esempio il Molentargius, sulla dorsale Quartu-Cagliari la riduzione di auto sarebbe di qualche centinaio al giorno, non di più. Un dato apparentemente basso ma che si moltiplicherebbe di diverse volte se in contemporanea venissero potenziati i trasporti pubblici. Migliorare la classifica dell’indice di ciclabilità definito da Legambiente (pari ai metri di piste ogni 100 abitanti) non dovrebbe essere così difficile. Cagliari oggi è al 40º posto, con un indice di 0,45, nulla a confronto non con le città piatte e più piccole, come Reggio Emilia (35,13), o Ravenna (20,8), ma anche a confronto di altre con orografia frastagliata, come Perugia (1,96), La Spezia (2,83) o Trento (6,05). Non consola sapere che Sassari ci segue con 0,31 metri per 100 abitanti. Eppure le potenzialità del sistema urbano non mancano. Dal rapporto di Legambiente sugli ecosistemi urbani emerge che tra le città medie il capoluogo è al 23º su 33 posti, con un indice di 25,6. Adesso è tempo di passare dalle parole ai fatti, per non perdere quei pochi soldi già disponibili.(g.cen.)