Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Rabbia nel rione: siamo stati abbandonati

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 ottobre 2011

Via Peschiera

 

LE TRANSENNE Parte del quartiere ancora inagibile dopo i crolli del 2008

LA PROTESTA I comitati di abitanti contro la Regione: «Non si sa che fine abbiano fatto i soldi per gli interventi»

«I due milioni di euro che la Regione Sardegna e il Ministero dell'Ambiente, dovevano stanziare per la messa in sicurezza delle aree a rischio, non sono stati ancora neanche deliberati ». Lo denuncia il Comitato di quartiere piazza D'Armi e vie limitrofe, dove, da quando in via Peschiera, tre anni fa, ha ceduto l'asfalto e si è aperta una voragine di sei metri che ha risucchiato un'auto, nulla è stato fatto. In effetti, con l'accordo di programma tra Regione Sardegna e ministero dell'Ambiente, nel 2010 è stato sottoscritto l'impegno di stanziare due milioni di euro, come primo lotto, per gli interventi urgenti delle aree a rischio idrogeologico, ma dopo un anno questi soldi non sono ancora disponibili. Fino a ora nel quartiere di piazza D'armi sono solo state transennate le strade, non arrivano i pullman, non c'è il servizio di nettezza urbana e nessuno può accedere al proprio garage. Chi aveva perso la casa, continua a rimanere senza abitazione. Per questo, il comitato di quartiere chiede che «la Giunta si impegni a sollecitare le risorse al ministero dell'Ambiente», ha detto Patrizia Tramoloni, presidente del comitato di piazza D'armi e vie limitrofe. «Siamo dal 2008 in questo stato e nessuno ha fatto niente. Nessuno può entrare con la propria auto nel quartiere, a meno che non sia un residente, non abbiamo più neanche i cassonetti ma continuiamo a pagare la tassa sui rifiuti come i cittadini che fanno la raccolta differenziata. Chi vuole vendere la propria casa, è costretto a svenderla». E si chiede: «I milioni di euro destinati al Piano integrato d’area e già impegnati, a che cosa sono serviti e dove sono confluiti?» Nel frattempo, con l'avvicinarsi dei primi freddi iniziano i timori: «In questa situazione siamo preoccupati per l’arrivo delle piogge». Monica Magro