Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Primo giorno «di scuola», molti assenti

Fonte: La Nuova Sardegna
10 settembre 2008

MERCOLEDÌ, 10 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

CONSIGLIO COMUNALE







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CAGLIARI. Primo giorno di scuola, ieri sera, in consiglio comunale. La seduta dell’assemblea si è aperta verso le 18,40 in un’atmosfera ancora estiva e vacanziera. Mancava l’entusiasmo del rientro e molte sono state le assenze. Dopo la campanella di ingresso, all’apello hanno risposto subito solo venticinque consiglieri. Altri sono arrivati in ritardo, ma l’aula non si è mai riempita.
L’autunno, però, riserverà non poche sorprese. Innanzi tutto entro l’anno si dovrebbe sapere chi sarà il candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra. Un fatto non secondario per i consiglieri comunali visto che sui blocchi di partenza c’è anche il sindaco Emilio Floris. Il primo cittadino, per il momento, sta in panchina: attende che dall’alto (Silvio Berlusconi) decidano il nome. Il fondatore di Forza Italia, però, si sta muovendo su altri lidi: gli ultimi nomi da lui fatti sono stati quelli dell’imprenditore editore Sergio Zuncheddu (editore dell’Unione Sarda e di Videolina) e dell’economista Paolo Savona. Ma entrambi, pare, abbiano già declinato.
Se alla fine la scelta cadrà sul primo cittadino del capoluogo dell’isola, il consiglio sarà sciolto, altrimenti riaffioreranno tutti i malumori latenti e che la maggioranza si porta dietro dall’inizio della consiliatura. E che ogni tanto ritornano a galla col cambio di un assessore.
Sul piano dei contenuti la seduta di ieri è stata poco impegnativa. I consiglieri hanno approvato a maggioranza i criteri per l’erogazione dei contributi per la promozione commerciale (da dare ai consorzi che organizzano, assieme al Comune, le «notti bianche» coi negozi aperti) e il riconoscimento di un debito fuori bilancio. Argomento, questo, su cui l’opposizione ha polemizzato con la Giunta in quanto si tratta pagare anche per vertenze perse. Nel caso di ieri c’era pure un contenzioso andato male e risalente a un esproprio scorretto fatto negli anni Ottanta del secolo scorso. La minoranza (Ninni Depau, Pd, e Claudio Cugusi, Rifondazione) hanno chiesto di «stare più attenti e di transare quando, come in questo caso, era del tutto evidente che la causa si sarebbe persa. Altrimenti ci ritroveremo con continui debiti fuori bilancio da pagare». (r.p.)