Abbanoa. L'azienda: «Sono in corso verifiche per evitare che i disguidi si ripetano»
Centinaia i casi di residenti senz'acqua per due o tre mesi
Le associazioni dei consumatori denunciano anche i costi eccessivi per una voltura e i conguagli che hanno messo in crisi molte famiglie.
Francesco Manca ha scelto una forma di protesta rumorosa: un sit-in all'interno della sede di Abbanoa contro i tempi biblici per ottenere l'allaccio dell'acqua nella casa della figlia, a Pirri. Altri potrebbero seguirlo. «Una situazione», attaccano le associazioni dei consumatori Adiconsum e Adoc, «comune a troppe persone. In questi ultimi mesi abbiamo raccolto più di cento segnalazioni di residenti costretti ad aspettare due o tre mesi per un semplice allaccio idrico».
L'ATTACCO Su Abbanoa ancora una volta si alza un coro di proteste. «Purtroppo», spiegano Simone Girau e Giuliano Frau, rispettivamente segretario provinciale dell'Adiconsum e dell'Adoc, «i casi come quello di Francesco Manca sono molteplici. Più di cento cittadini, come confermano le proteste arrivate agli uffici delle nostre associazioni, dopo aver presentato la richiesta di allaccio aspettano due mesi, a volte tre. Un lavoro che di norma dovrebbe essere concluso, dal momento della domanda, in venti, trenta giorni al massimo».
TARIFFE Oltre agli “allacci lumaca” le due associazioni dei consumatori denunciano le «tariffe fuori mercato». Alcuni esempi? «Per una voltura», sottolineano Girau e Frau, «si devono sborsare 120 euro. Forse è un po' troppo per cambiare l'intestazione di un allaccio idrico. Se poi devono essere fatte delle modifiche all'impianto la spesa da mettere in contro cresce a dismisura. Si arriva a cifre tra i mille e duemila euro, quando è necessario fare degli interventi nell'asse stradale». I rappresentanti di Adiconsum e Adoc ricordano inoltre «le tariffe pazze e i conguagli, con doppia bolletta, arrivati di recente nelle abitazioni dei cagliaritani e che hanno messo in ginocchio soprattutto i pensionati». Girau e Frau sembrano non avere dubbi: «Il costo del servizio non è in linea con la qualità».
VERSO L'ACCORDO Le tante controversie tra i cittadini e Abbanoa in futuro potrebbero trovare una rapida soluzione attraverso la conciliazione guidata proprio da Adiconsum e Adoc. Le associazioni dei consumatori si sono sedute intorno a un tavolo insieme ai rappresentanti del gestore unico del servizio idrico. «Si è discusso», fanno sapere Girau e Frau, «di una bozza d'accordo che consenta alle associazioni dei consumatori di gestire la conciliazione con Abbanoa. Un'apertura importante che potrebbe risolvere i troppi problemi dei contribuenti». Le due parti si ritroveranno il 16 settembre: in quell'occasione ci potrebbe essere la firma dell'intesa.
LA REPLICA I vertici di Abbanoa, dopo le numerose proteste, non sono rimasti con le mani in mano. «Gli uffici che si occupano degli allacci», fanno sapere dalla sede centrale, «sono stati incaricati di effettuare delle verifiche in tempi rapidi sui casi irrisolti. A giorni avremo un resoconto dettagliato di tutte le anomalie. Ci siamo presi l'impegno di controllare per poi dare risposte immediate e limitare, in futuro, i problemi».
LA DENUNCIA Sembra che il sit-in di protesta di Francesco Manca sia servito a qualcosa. L'uomo nei giorni scorsi si era barricato nella sede di Abbanoa per essere ascoltato. Dopo tre mesi da quando aveva chiesto l'allaccio dell'acqua nella casa della figlia, nel rione pirrese di Is Bingias, sta ancora aspettando. La società responsabile dell'erogazione dell'acqua aveva effettuato un sopralluogo. Poi sulla pratica è calato il silenzio. Non è stata neanche chiarita la ragione di un ritardo che sta procurando non pochi problemi alla famiglia della figlia di Francesco Manca, sposata e con un figlio, costretta a vivere in un'altra casa, in affitto.
MATTEO VERCELLI
09/09/2008