Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«I cani non entrano»: guerra tra chiesa e residenti

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2008

Via Bembo. Il parroco vieta l'accesso di Fido allo sterrato vicino a San Sebastiano


È guerra in via Bembo tra proprietari di cani domestici e parrocchia di San Sebastiano dopo la decisione dell'anziano parroco di impedire l'accesso di Fido allo sterrato attiguo alla chiesa.
Alcuni giorni fa all'ingresso del campetto (da sempre incolto e adibito a "vespasiano di fortuna" per cani) sono comparsi una serie di cartelli che intimano ai padroni e ai loro amici scodinzolanti di girare alla larga. Immediata la reazione dei cinofili che accusano la parrocchia di insensibilità e menefreghismo. «È vero che quel terreno è di proprietà della chiesa - dicono - ma è altrettanto vero che è incolto da sempre, per cui non comprendiamo perché i nostri cani non possano continuare a entrarvi». I padroni (numerosissimi) si lamentano per il fatto che in tutto il quartiere non esiste un'altra area dove poter portare i cani a spasso e a fare i bisogni.
Ma il parroco non è dello stesso avviso. «In via Castiglione esiste un'area specifica con tanto di recinto - sostiene monsignor Giovanni Melis - Mi chiedo perché non venga utilizzata quella, visto che noi siamo stufi di vedere la nostra proprietà invasa dai cani e ormai piena di escrementi e buche scavate dai quattro zampe. Tra l'altro - incalza - non è vero che il nostro campo è incolto: ci sono diverse piante di ulivo che presto daranno i frutti». La presa di posizione del parroco è dunque motivata, ma i padroni dei cani non intendono arrendersi. «Il parroco ci invita a utilizzare l'area cani di via Castiglione? Forse non sa che quello spazio è impraticabile perchè è in completo abbandono. Di notte è buio e mal frequentato mentre di giorno vi bazzicano i drogati che lasciano regolarmente a terra le loro siringhe sporche. Sarebbe quindi impensabile per noi portare lì i nostri beniamini».
Il botta e risposta potrebbe continuare all'infinito, ma il parroco si dice irremovibile. «Se in via Castiglione ci sono le siringhe non è un problema della parrocchia - sostiene il monsignore - i cartelli di divieto d'accesso rimarranno al loro posto e non appena avremo i fondi necessari realizzeremo anche una recinzione». La polemica sembra destinata a durare a lungo. Alcuni parrocchiani (proprietari di cani) minacciano già di non partecipare più alla questua domenicale. Mentre altri hanno pensato bene di sradicare uno dei cartelli anti-Fido. Il parroco non si è perso d'animo e ne ha fatto installare subito un altro uguale.
PAOLO LOCHE

09/09/2008