La novità. Per confermare l'iscrizione nello stesso istituto si deve contribuire alla retta in base al reddito
Gli assegni da 90 diventano 35. Le famiglie: «Non ci hanno avvisato»
Per qualcuno ci sarà un cambio obbligato. Altri, invece, potranno rimanere. Ma a una condizione: pagare la retta mensile. O almeno dare un contributo. Anche negli asili nido è prevista una piccola rivoluzione: per il 2008/2009 il Comune ridurrà gli assegni destinati a chi vuole iscrivere in un istituto privato il proprio figlio.
Una «razionalizzazione», per usare le parole della dirigente del servizio, diventata necessaria: «Negli ultimi anni», spiega Ada Lai, «molti sceglievano la scuola privata perché tanto veniva pagata dal Comune. Ora invece il sostegno andrà solo ai casi più gravi». Ecco perché si è passati da 90 bambini, che ricevevano l'assegno dei servizi sociali, a 35. Con scia di polemiche annessa: «Non iscriverò mai mia figlia in un'altra scuola», chiarisce Roberta Meloni.
È madre di una bambina che frequenta da due anni l'istituto Carlo Felice di via San Giacomo, dove la retta “regolare” costa 130 euro. Molto meno per le 18 famiglie che per diversi anni hanno utilizzato la convenzione con il Comune di Cagliari: «Io ho sempre pagato 15 euro, e sono disposta a dare qualcosa in più. Ma il problema è un altro: abbiamo scoperto solo oggi che probabilmente non ci sarà spazio per molti dei nostri figli. Eppure chiediamo informazioni da giugno: abbiamo pure fatto protocollare le domande di iscrizione, che ora non si trovano più».
Anche Simona Tronci ha lo stesso problema: «Ci hanno spiegato che non ci sono più i soldi per i nostri contributi. E scopriamo solo ora, a settembre, che dovremo cercare un altro asilo per i nostri figli. Siamo state rimpallate da un ufficio all'altro e nessuno ci ha saputo spiegare perché non potremo iscrivere i nostri figli all'asilo, come gli anni scorsi. Anche io ho presentato la domanda a giugno, ma non si trova. Che fine ha fatto?», si chiede. Numeri alla mano, 65 famiglie non potranno utilizzare come gli anni scorsi il programma dei servizi sociali. Che consentiva di poter avere i servizi della scuola privata a 15 euro. Ora, dei 35 genitori che potranno utilizzare l'assegno, almeno 30 dovranno “compartecipare” alla retta mensile.
«In realtà non c'è stato nessun taglio», spiega Ada Lai. «Nel tempo i servizi sociali si sono occupati di inserire molti bambini nelle scuole materne, con il contributo economico del Comune. E in alcuni casi il servizio è stato un po' abusato. Ora il programma rimarrà in piedi per i ragazzi con problemi gravi, perché questo è il compito dei servizi sociali. Comunque, se alcuni bambini dovranno concludere i propri cicli di studio nella stessa scuola verranno aiutati, ma le famiglie dovranno contribuire al pagamento della retta in base al loro reddito».
Insomma, chi vuole rimanere nello stesso asilo, potrà farlo. Ma dovrà pagare. ( m.r. )
09/09/2008