Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lavori in corso, bambini in trasferta

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2008

Scuola. Disagi in pochi edifici alla vigilia del rientro in classe. Cantieri aperti anche in via Meilogu, via Leo e al Riva

Proteste in via Caboni, oltre cento alunni in cerca di aule
Problemi isolati: nelle altre 32 scuole elementari e 12 direzioni didattiche la situazione, a pochi giorni dall'inizio, è normale.
In via Caboni non c'erano tante alternative: i lavori (iniziati a fine luglio) renderanno inagibile la mensa e gli operai toglieranno persino le mattonelle da terra. Un po' quello che succederà al Riva: la ristrutturazione sarà profonda (è previsto l'abbattimento dei solai) e, allora, meglio chiudere la scuola. Questione di sicurezza.
Il problema però, a cinque giorni dall'inizio dell'anno scolastico (per 4.837 iscritti alle elementari e 3.571 alle medie), non è da poco: dove sistemare i ragazzi?
Problemi (quasi) isolati, per fortuna, perché nelle altre 32 scuole elementari e nelle 12 direzioni didattiche cittadine la situazione degli immobili, a pochi giorni dall'inizio delle lezioni, è normale. Ad eccezione di via Meilogu, dove i 134 bambini iscritti dovranno convivere con muratori ed elettricisti e di via Leo, dove l'inizio dei lavori è imminente.
SOLUZIONE-TAMPONE E se per le elementari di piazza Garibaldi la soluzione è già stata trovata con facilità (le sei classi verranno ospitate dal vicino Sacro Cuore), per la struttura del colle di Bonaria non sarà così semplice: almeno 5 classi (su 15 totali) dovranno trovare ospitalità per un anno. Le altre dieci rimarranno in via Caboni, con ruspe e operai. E per il momento cento bambini, con rispettive famiglie, non sanno ancora dove incontreranno maestre e compagni. «Due classi potrebbero andare in via Venezia, le altre tre nella scuola di Monte Mixi», propone il dirigente scolastico Giovanni Mazziotti. Facile? Non tanto: «Però bisognerebbe spostare gli alunni della scuola per l'infanzia di Monte Mixi, in via Quesada». Una reazione a catena, che tira in ballo centinaia di famiglie. «È una soluzione tampone, l'unica possibile ora. Per il futuro, chiederò una sede unica per tutte le classi».
I genitori però hanno avuto notizia del trasloco forzato solo ieri, al ritorno dalle vacanze estive. E molti hanno scoperto che dovranno stravolgere le proprie abitudini: «I lavori erano programmati da tempo: perché siamo stati avvisati solo ora?», chiede Roberto Balia, rappresentante dei genitori nell'istituto. «Alcuni hanno due figli iscritti in classi diverse e dovranno accompagnare un bambino in via Caboni e un altro in via Venezia». Una scoperta che per molti significa stravolgere le proprie abitudini.
L'ASSESSORE Giovedì invece è prevista la riunione del consiglio del circolo, alla quale parteciperà anche l'assessore Edoardo Usai. Che assicura: «I lavori erano necessari, entro un anno la situazione dovrebbe tornare alla normalità».
In via Meilogu, i 134 bambini iscritti dovranno convivere con muratori ed elettricisti: il ruolino dei lavori è già avanzato (anche se c'è stato un lungo stop per il fallimento della società che aveva vinto l'appalto), ma non ci sarà nessuno spostamento dalla sede del quartiere di San Michele.
O almeno queste sono le previsioni.
Nella scuola primaria di via Pietro Leo, ai piedi di Monte Urpinu, i lavori inizieranno probabilmente ad anno scolastico in corso: «Ma se ci saranno spostamenti, i bambini verranno ospitati dalle altre strutture della stessa direzione didattica». Cioè in via Stoccolma, via Dublino e via Garavetti.
Anche in piazza Giovanni XXIII, alla Santa Alenixedda, sono previsti cantieri. Ma rimarranno all'esterno: i lavori riguarderanno solo la facciata dell'edificio.
MICHELE RUFFI

09/09/2008