Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le parabole di Pau sulla speranza

Fonte: L'Unione Sarda
30 settembre 2011

Al Civico i due corti del regista cagliaritano realizzati per l'Università di Cagliari

Dalla morte di Dio alla rinascita dei suoi figli più fragili

Èla dolorosa parabola di un mondo che sceglie il Dio Danaro, il corto “L'ultimo miracolo” presentato al Civico di Cagliari dal regista Enrico Pau. Dodici minuti per raccontare la morte della speranza: un Gesù ormai incapace di far miracoli è costretto a rivolgersi a un mago, per ottenere - con i pochi soldi che ha racimolato - una guarigione di terza categoria. Il film, ambientato a Cagliari e ispirato a una fiaba di Calvino, ha per protagonisti tre attori storici: Tino Petilli (Gesù) Mario Faticoni (Pietro), Francesco Origo (il mago), e altri non professionisti. Riprese e montaggio di Andrea Lotta, musiche di Giovanni Marceddu. Risultato finale di un corso di cinema tenuto dal regista cagliaritano per gli studenti universitari, promosso dal circolo Notorius e dal Celcam col contributo Ersu.
Per una fiction dai toni cupi, una storia vera che si apre alla speranza: quella raccontata da “Questo non è un viaggio”, reportage di 40 minuti sulla trasferta in Albania di un gruppo di ospiti della comunità di Fluminimaggiore, arrivati a Valona per visitare le case-famiglia che stanno affiancando i manicomi. è il primo importante risultato di un progetto internazionale finanziato anche dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione e coordinato dall'Università. Massimo, Maurizio, Liviana i protagonisti del film, omaggio a Franco Basaglia. Realizzati per l'Università di Cagliari, nati dalla collaborazione di Pau con Antioco Floris, docente di discipline cinematografiche a Scienze della formazione, e Mauro Carta, docente di Psichiatria, i due corti sono frutto dell'incontro con tre giovani cineasti: Andrea Lotta, Joe Bastardi (Giovanni Piras) e Giovanni Marceddu. Tra i molti spettatori che hanno applaudito i lavori, i protagonisti, gli allievi dei corsi, gli ospiti e gli operatori della comunità di Fluminimaggiore. (mpm)