Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Da Su Planu fino al Cep sognando il campo in erba

Fonte: L'Unione Sarda
29 settembre 2011

La società selargina (1ª categoria) chiede aiuto al Comune

«Basta giocare sulla terra battuta, vogliamo anche noi un campo in erba sintetica». Dopo 25 anni di attività nel polveroso (o fangoso, a seconda della stagione) rettangolo di gioco di via Machiavelli, il Su Planu Calcio 1985, società la cui prima squadra milita da matricola in Prima categoria, vuole modernizzarsi. E l'aspirazione è quella di dotarsi di una superficie gommata, nuovi spogliatoi e una club-house come le società professionistiche.
Il progetto è ambizioso: «Per realizzarlo ci vogliono 500 mila euro, di cui la metà a carico nostro e il resto da ottenere attraverso il credito sportivo», spiega Alessandro Sulis, storico presidente della squadra-simbolo della frazione di Selargius. «Nell'attesa di riuscire a coronare il nostro sogno abbiamo deciso di giocare le partite interne nel campo in erba di via Castiglione, per gentile concessione della Sigma, che ringraziamo, pagando una cifra alla nostra portata».
Non una scelta forzata ma volontaria: «Diciamo che è un premio che abbiamo voluto dare ai ragazzi, in attesa di avere un campo in erba tutto nostro». In altre parole, a domeniche alterne la squadra lascia Su Planu per andare a disputare le partite al Cep, a circa cinque chilometri di distanza. «Non abbiamo molti tifosi», ammette il presidente, «ma quei pochi che ci sostengono seguono i ragazzi anche in via Castiglione. Gli allenamenti continuiamo a svolgerli nel campo in terra battuta di via Machiavelli».
Quanto tempo ci vorrà per vedere realizzato il progetto? «Non dipende da noi», riferisce Sulis, «ma dal Comune di Selargius, proprietario del campo di via Machiavelli. È chiaro che prima di impegnarci in un piano così oneroso abbiamo bisogno di garanzie a lunga scadenza. Abbiamo chiesto al Comune di poter avere una concessione almeno ventennale e siamo in attesa di risposta. Nessuna polemica, sia chiaro, siamo fiduciosi che l'accordo si possa raggiungere».
La richiesta è stata presentata alcuni mesi fa e di recente è stata reiterata. «Avere un campo in erba sintetica significherebbe moltissimo per noi. Lo consideriamo un passo avanti fondamentale per la sopravvivenza stessa della nostra società», sottolinea ancora Sulis, «il problema è che il tempo passa e anche nel calcio le esigenze cambiano». Il fine è anche promozionale: «La superficie gommata ci consentirebbe di lavorare meglio e renderebbe la nostra scuola calcio decisamente più appetibile agli occhi dei genitori».
Paolo Loche