Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, addio ai baretti abusivi

Fonte: La Nuova Sardegna
27 settembre 2011

oetto, addio ai baretti abusivi

Attività chiusa e demolizione avviata, arenile-cantiere fino al 31 ottobre



Sarà una gru a estrarre le fondamenta in cemento Poi ripristino della spiaggia

CAGLIARI. Si va avanti secondo programma, ieri mattina la spiaggia del Poetto si è trasformata in parte in qualcosa di simile a un cantiere edile: i gestori-titolari dei dodici baretti abusivi hanno fatto smontare in buona parte quant’era previsto nella prima fase, gazebo, piattaforme di legno, tensostrutture e arredi esterni, tutto ciò che si poteva togliere e portare via dai chioschi-bar con una semplice operazione di smantellamento.
Per farlo hanno dovuto a malincuore fermare l’attività nonostante la stagione calda sembri tutt’altro che conclusa e la clientela ancora domenica fosse numerosa in tutto il litorale, fino a Quartu. I lavori sono cominciati di primo mattino, già domenica gli operai erano intervenuti al Calypso, al Corto Maltese e al Fico d’India per sganciare dal loro scheletro metallico alcuni pannelli trasparenti e altre strutture mobili. Entro la fine del mese, secondo il piano concordato con il servizio edilizia privata dal Comune. Dovrebbe restare in piedi soltanto il corpo centrale di ciascun chiosco dei tredici in via di demolizione. Poi i gestori avranno due settimane per buttere giù anche quelli e lasciare alla gru il compito più difficile: estrarre dalla sabbia i monoblocchi di cemento che costituiscono le «fondamenta» dei chioschi e portarli via. Sarà infine il Comune a ripristinare le condizioni naturali dell’arenile negli spazi occupati dai baretti, di cui - secondo il progetto - non dovrebbe restare traccia.
Poi si penserà al dopo, alla prossima stagione che sulla base dei tempi tecnici necessari per elaborare e approvare il piano di utilizzo del litorale potrebbe restare scoperta. Come dire che i bagnanti cagliaritani potrebbero dover fare a meno dei servizi in spiaggia cui sono abituati ormai da decenni: «Chiediamo - ha spiegato Sergio Mascia, del consorzio Poetto Services che riunisce parte dei titolari di concessioni - che la storia del Poetto possa continuare, l’auspicio è che entro Natale arrivino le autorizzazioni per utilizzare i mesi di gennaio e febbraio per preparare tutto e riaprire già dal primo marzo».
Ma su quanto avverrà nel corso delle prossime stagioni pesa una grossa incognita: se il consiglio comunale riuscisse ad approvare il Pul entro la prossima primavera le concessioni per le attività commerciali sull’arenile dovrebbero essere messe a gara. Come dire che si dovrebbe ripartire da zero e gli attuali titolari avrebbero le stesse possibilità di ottenerle di qualsiasi altro operatore. L’alternativa, considerati i tempi tecnici più probabile, è che venga concessa agli attuali gestori un’autorizzazione stagionale a installare chioschi provvisori, come quelli delle aziende produttrici di gelati, per garantire almeno la vendita di bibite e panini nel corso dell’estate. In nessun caso si potrà andare al di là di questo servizio, i titolari attuali dovranno scordarsi ristorazione e dancing: soltanto con la prossima regolamentazione della spiaggia ci sarà spazio per offerte di questo genere. Nel frattempo si andrà avanti col minimo indispensabile.
Dopo decenni di abusi edilizi e di privilegi inspiegabili per chi ha lavorato in un regime di monopolio l’amministrazione comunale è orientata a imporre regole valide per tutti e libera concorrenza. Regole indispensabili per mettere ordine sul litorale e dare alla spiaggia un aspetto dignitoso. Il passo successivo potrebbe essere un accordo con il Comune di Quartu perchè le scelte future siano uniformi: i comuni sono due ma la spiaggia del Poetto è una sola. (m.l)