S. MICHELE. Il caso limite
Quarantacinque diviso nove fa cinque, che sono i metri quadri di cui dispone ciascuno dei componenti della famiglia di Maria Bonaria Frau e Sandro Cardia nella casa popolare comunale al piano terra di via laghi Masuri 6, nel quartiere di San Michele. «Viviamo come topi», spiegano.
LA FAMIGLIA Frau, 37 anni, e Cardia, 45, hanno entrambi avuto tre figli da una precedente relazione. Il frutto della loro convivenza è invece un bimbo che ora ha 5 anni. «Tre figli vivono qua martedì, giovedì e sabato», spiega la donna, «li hanno affidati alla madre del mio ex marito perché la casa è troppo piccola». Un altro ora è in comunità ma il mese prossimo dovrebbe tornare a casa. Così, almeno per tre giorni a settimana, in pochi metri quadri saranno in nove.
LA SISTEMAZIONE Le bambine, quattro, hanno una stanza di meno di dieci metri quadri, ricavata posizionando una parete in cartongesso nel breve corridoio. Se si conta lo spazio occupato da armadio e letto, nella camera quattro bimbe riescono a stare solo se sdraiate sul materasso. Degli altri figli il più piccolo dorme con i genitori, ai piedi del letto. Gli altri due, i più grandi, in un giaciglio richiudibile che ogni notte viene trasportato dalla camera matrimoniale al soggiorno. «In realtà sarebbe solo per una persona», spiega la donna, «ma si arrangiano».
LA CASA Oltre al sovraffollamento, i problemi sono anche le condizioni dell'appartamento. Vetri rotti da cui entrano topi, blatte che risalgono le tubature ed escono dallo scarico della vasca arrugginita, impianto elettrico improvvisato da Cardia, muffa e umidità rendono questa casa ai limiti della vivibilità. «Il Comune non è mai intervenuto», precisano, «ma noi cerchiamo di tenerlo bene, anche se paghiamo 124 euro di affitto e viviamo con 270 euro di pensione di invalidità». Di cui è titolare Cardia, che soffre di un efisema polmonare in fase fibrotica. «Ha anche l'epatite A e B», precisa la donna, che continua: «Mia figlia è seguita da uno psichiatra. Per comprarle l'arredo scolastico ho dovuto vendere l'oro che possedevo».
In via Laghi Masuri 6 l'unico ad avere uno spazio tutto suo è il coniglio Nemo. Che vive in una gabbia che non divide con nessuno.
Mario Gottardi