Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Per l’arte una rivoluzione: stop affidamenti arrivano i bandi

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 settembre 2011

Giunta

 

LA SVOLTA Addio alle gestioni dirette dei centri culturali. Alcuni saranno gestiti dal Comune, per gli altri «procedure trasparenti»

La Passeggiata coperta viene chiusa «per ragioni strutturali» di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it n Un taglio netto col passato. La nuova Giunta comunale azzera i vertici dei centri comunali d’arte. La città con il voto ha scelto di cambiare pagina e l’amministrazione Zedda prende le distanze dai predecessori. Gli spazi culturali sono quasi sempre stati concessi per affidamento diretto, ma adesso arriva un colpo di spugna. La Giunta, su proposta dell’assessore alla Cultura Enrica Puggioni, ha approvato una delibera di indirizzo per la gestione dei centri d’arte, di cultura e dei beni culturali. In un colpo solo vengono spazzate via le gestioni lasciate in eredità dalla gestione Floris.

STOP AGLI AFFIDAMENTI La scelta del Comune è di abbandonare la strada degli affidamenti diretti, gestire direttamente alcuni centri e affidare a terzi gli altri, con «procedure di bando trasparenti». L‘esecutivo di Massimo Zedda ha deciso la strategia da seguire per «razionalizzare e mettere a sistema gli spazi definendo per ciascuno le modalità di gestione e la vocazione identitaria». Ma, anche se non ha fissato le date, l’intenzione è quella di agire in tempi brevi e far fuori le attuali gestioni. Una discorso a parte viene fatto per la Galleria Umberto I della Passeggiata coperta (gestita dalla cooperativa sociale Blu Pegaso) che viene chiuso al pubblico «per ragioni strutturali attualmente al vaglio dei lavori pubblici». Viene travolto dalla delibera di Giunta il Consorzio Camù (Centri d’arte e musei): dei sette centri compresi nel consorzio uno passa in mano al Comune, tre saranno messi a bando subito (questi quattro sono gestiti dalla Itinerarte srl) e gli altri tre saranno riassegnati dopo la fine del 2012 (gestiti da Sirai, Penty Service e cooperativa Il Ghetto).

GESTIONE DIRETTA E BANDI Il Comune ha deciso di gestire direttamente «sulla base di uno studio di fattibilità e sostenibilità» lo spazio Search (Itinerarte srl), il Palazzo di Città (Blu Pegaso) e la Galleria dello Sperone (Blu Pegaso). Saranno attivate le precedure di bando per l’affidamento a terzi per la Torre dell’Elefante, la Torre di San Pancrazio, la cripta di Santa Restituta (altri tre spazi gestiti dalla Itinerarte srl), la Villa di Tigellio e la Grotta della Vipera (entrambe gestite dalla Anamnesis). Sempre a terzi, e sempre con bandi «trasparenti», saranno affidate le gestioni dell’Ex Vetreria di Pirri, Villa Muscas (associazione culturale Villa Muscas), il Teatro Civico di Castello (associazione Arteficio) e il piccolo Auditorium di piazzetta Dettori. Si salvano dal colpo di spugna, ma solo per 15 mesi, altri quattro centri: l’Exmà (gestito dalla Penty Service sas di Walter Mostallino), il Lazzaretto (cooperativa Sant’Elia 2003), il Castello di San Michele (Sirai di Francesca Spissu e Sandro Jovine) e il Ghetto (cooperativa sociale Il Ghetto). Per questi quattro spazi culturali la gestione non cambia, ma fino al 31 dicembre del 2012 «in linea con l’estensione del finanziamento regionale che li interessa», poi anche qui arriveranno i bandi per la gestione.