Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Se la cultura porta indotto e turisti

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 settembre 2011

FESTIVAL

Economia e cultura, in Italia binomio che stride. Guai poi a pronunciare la parola marketing. Manifestazione culturale uguale risorsa economica è un’equazione che nel nostro Paese è sempre rimasta un’incognita. Eppur qualcosa si muove. Comincia ad affermarsi la figura del progettista culturale, profilo nuovo in Italia, mutuato dal mondo anglosassone dove esiste già da un quindicina d’anni. Una professionalità che si occupa di dare forma e sostanza ad un’idea progettuale culturale, supportandola e rafforzandola con le regole del marketing. Sugli scudi strumenti come l’analisi di impatto economico e sociale o test di fattibilità, per definire un progetto e strutturarlo alla stessa stregua di un prodotto commerciale. Al festival della Letteratura di Mantova è un tipo di ricerca che già si applica, come a Sarzana per quello della Mente, a Modena per il festival della Filosofia o a Trieste per quello dell’Economia. Manifestazioni fra le più vivaci nel panorama italiano.

Anche il Marina Cafè Noir ha deciso, per l’edizione appena conclusa, di aprirsi a questa novità. Susanna Tornesello fa la progettista culturale, si definisce “una consulente nomade”, ora impegnata in due progetti, a Londra e nel Salento, sua terra d’origine. L’ESPERTA Laurea in Lingue e Letterature Straniere e master in Management della Cultura alla Fondazione Fitzcarraldo di Torino, l’unico, importante, ente formatore in Italia nel settore. «D’ac - cordo con l’associazione Chourmo, abbiamo somministrato dei questionari divisi in tre sezioni: per i residenti e domiciliati a Cagliari, per gli “escursionisti ” (tutti gli abitanti della Sardegna non residenti nel capoluogo), per i turisti». L’obiettivo nel breve periodo è quello di dare subito un feedback agli organizzatori: «Valutare il gradimento del festival, punti di forza e di debolezza, definire la tipologia di pubblico che lo frequenta, comprendere l’indotto che la manifestazione crea», spiega la Tornesello. I dati dei questionari verranno poi incrociati con quelli delle interviste fatte a tutti i commercianti del quartiere di Marina, per calcolare l’incre - mento di indotto nei giorni del festival.

Per l’analisi finale scatterà anche la collaborazione con l’Università di Cagliari (dipartimento di Statistica). Intanto le prime stime parlano già di un notevole aumento di presenze rispetto all’ultima edizione: intorno al Marina Cafè Noir hanno ruotato circa quarantamila persone. Nel lungo periodo questa ricerca di marketing culturale assume un ruolo strategico. « L’analisi di impatto economico è uno strumento molto utile per le amministrazioni pubbliche, le fondazioni bancarie, gli sponsor privati, perché consente di capire quali progetti possono essere culturalmente validi e capaci di attrarre flussi turistici nel territorio». In Italia esistono più di milleduecento festival, un’enormità. «Gli enti finanziatori devono poter distinguere fra le organizzazioni che possono progettare iniziative a lungo termine e autosostenersi e quelle che vivono solo per l’evento estemporaneo o che si esaurisce nel raggio di poche edizioni. Questo tipo di indagine è selettiva, va contro le iniziative di breve durata e tende a segnalare le manifestazioni in grado di determinare una forte ricaduta ricaduta economica sul territorio», dice ancora la progettista culturale. Che, nata in provincia di Lecce, racconta un’esperienza diretta. «Il Salento era la cenerentola del Gargano dal punto di vista turistico. Circa quindici anni fa alcune oculate scelte politiche hanno imperniato il rilancio del territorio sulle iniziative culturali. E’ nata “La Notte della Taranta”, festival musicale che si apre ogni anno ad ospiti e direttori artistici prestigiosi (Joe Zawinul, Stewart Copeland, Ludovico Einaudi, ndr)». L’impatto è stato molto forte. «Il Salento si è reinventato, intorno alla Taranta si è sviluppato un indotto importante, fra altre manifestazioni e, per esempio, l’attività della Puglia Film Commission», sottolinea la Tornesello. «Nell’ultima edizione il 90% dei posti letto delle strutture ricettive era occupato.

Una ricerca della Bocconi ha accertato che negli ultimi tre anni a fronte di un investimento pubblico di 3 milioni di euro c’è stata una ricaduta economica sul territorio di 26 milioni». Una “strada” illuminata da seguire anche per Cagliari e la Sardegna. Massimiliano Messina