Combinare i mezzi di trasporto pubblico, biciclette e macchine elettriche
CAGLIARI. Si può già fare: salire a Castello con un mezzo pubblico e girare per il quartiere con una macchinina elettrica che si può prendere al parcheggio grazie a una tessera magnetica. Lo stesso vale per la bicicletta, magari nelle strade pianeggianti come via Dante e viale Diaz. Questo e altro, ieri, al convegno del Crimm e della società Systematica.
Ieri a Monserrato sono state presentate le esperienze internazionali e nazionali su una scelta che ogni amministrazione pubblica deve affrettarsi a fare per contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico, il surriscaldamento del pianeta ma anche la crisi economica dilagante. Gli studiosi vivono nel mito di Curitiba, città brasiliana che negli anni Sessanta pedonalizzò le strade e offrì agli abitanti i mezzi pubblici quale unica possibilità di muoversi. La realtà di casa nostra, invece, si riassume in un numero, quelle delle auto governative: 600 mila, contro le 60, 70 mila in giro per gli immensi Stati Uniti.
Andrea Poggio vicepresidente nazionale di Legambiente ha illustrato un progetto di micromobilità avviato a Milano che dimostra come si possa diminuire la quantità di auto in circolazione e favorire anche un risparmio familiare attraverso l’uso del mezzo pubblico. Due sono le necessità fortemente sentite dalla popolazione che cerca un’alternativa all’auto (vale anche per Cagliari, come ha dimostrato una ricerca in corso del Crimm): il biglietto unico per qualunque mezzo di trasporto pubblico (bus, metropolitana, treno), oppure un punto unico che eroghi tutti i biglietti necessari, naturalmente con uno sconto che alleggerisca il prezzo del trasporto. Si tratta di incentivi necessari per convincere le persone a scegliere di lasciare l’auto a casa. La micromibobilità sperimentata a Milano prevede soprattutto percorsi misti: bici, macchina elettrica, bus, metro. Ma ieri una ricercatrice del Crimm, Erika Spissu, ha spiegato che a Cagliari si stanno studiando proposte intermedie: attraverso lo studio degli spostamenti individuali vengono elaborate soluzioni dove si propone all’automobilista un percorso misto auto-metropolitana. Un documentario commentato dal giornalista Enzo Argante ha raccontato di quello che succede in altre città del pianeta, alcune, come quelle del nord Europa, non lontane. (a.s.)
LA RICERCA
La soluzione metrò: azzera lo stress e riduce i costi
PIERLUIGI CARTA
MONSERRATO. La metropolitana leggera, pur non essendo completata, è già una realtà per Cagliari e l’area vasta, però resta un’alternativa sottosfruttata dall’utenza: solo il 25 per cento della capacità della metro è utilizzata con 5 mila passeggeri al giorno, mentre la capienza è ventimila. La metro copre un percorso con nove fermate e lungo 7 chilometri, nella direttrice automobilistica di riferimento transitano 150 mila passeggeri al giorno. Del problema si è parlato nel convegno di ieri mattina interno alla “Settimana della mobilità”, durante l’intervento di Erika Spissu. La relatrice del progetto Casteddu mobility styles iniziato nel febbraio di quest’anno per studiare i sistemi più efficaci per invogliare gli automobilisti ad usare la metropolitana leggera e per potenziarne l’offerta. “La mobilità alternativa. Non girare il mondo per cercare parcheggio” è la cornice del convegno svoltosi alla sala multimediale del palazzo comunale di Monserrato in piazza Maria Vergine e curato dal Crimm (Centro ricerche modelli mobilità - facoltà di Ingegneria) e da Systematica (azienda milanese esperta in simulazioni sulla mobilità urbana). Gli organizzatori hanno studiato percorsi e mezzi alternativi per raggiungere la sede del convegno. Una parte ha sfruttato MetroCagliari e dalla fermata ha proseguito verso il palazzo comunale con uno dei tre mezzi eco-compatibili a disposizione: a piedi, in bici o con l’auto elettrica. In apertura il direttore del Crimm, Italo Meloni, ha affermato: «La sfida in questione è la mobilità alternativa; offrire ai cittadini concrete alternative che siano convincenti e ambientalmente compatibili». Dalla compilazione delle statistiche relative al progetto del Crimm, sono emerse altre proiezioni: ogni utente dell’area vasta che optasse per la metro come mezzo di trasporto abituale, risparmierebbe annualmente 1.034 euro; se integrasse sistemi di quali il park and ride - parcheggiare l’auto nei parcheggi della metro - o il car pooling - la condivisione dello stesso mezzo - il risparmio aumenterebbe di altri 500 euro. Senza contare l’abbattimento di oltre metà delle emissioni di Co2.