TRIBUNALE. Sei imputati
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È iniziato con una raffica di eccezioni preliminari, ieri mattina, nell'aula della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari, il processo per i presunti abusi commessi a Tuvixeddu, il colle che ospita la più estesa necropoli punica del Mediterraneo. Al centro dell'indagine condotta dal pm Daniele Caria e dagli agenti del Corpo forestale (una delle eccezioni della difesa, già respinta dal Gip, riguarda proprio la loro legittimità a svolgere gli accertamenti in quanto non sarebbero ufficiali di polizia giudiziaria) ci sono la realizzazione delle fioriere all'interno del parco, ma anche i presunti illeciti legati al voto della Commissione paesaggio col quale fu respinta l'estensione del vincolo archeologico, nonché l'autorizzazione a costruire un palazzo.
Sul banco degli imputati sono finite sei persone: l'ex sovrintendente dei Beni archeologici Vincenzo Santoni, l'archeologa Donatella Salvi, il costruttore Raimondo Cocco, il direttore dei lavori Fabio Angius, il dirigente comunale Paolo Zoccheddu e il funzionario Giancarlo Manis. Santoni è accusato di aver attestato il falso quando, nella seduta del 21 febbraio 2007 della commissione Paesaggio, sostenne che alcune tombe rinvenute dopo il vincolo imposto nel 1997 si trovassero all'interno dell'area già protetta. In quella stessa seduta, inoltre, il sovrintendente non si era astenuto nonostante la figlia Valeria lavorasse come progettista delle opere pubbliche nelle aree di Tuvixeddu-Tuvumannu per conto della Nuova Iniziative Coimpresa, società del gruppo Cualbu. Assieme all'archeologa Donatella Salvi, Santoni è anche imputato per aver dato l'ok alla costruzione di un palazzo in via Sant'Avendrace che avrebbe influito negativamente sulla luce e il decoro dell'area archeologica, filone quest'ultimo nel quale sono coinvolti anche il costruttore Cocco e il direttore dei lavori Angius. La tranche relativa alle fioriere infine, oltre a Santoni e Salvi, riguarda il dirigente del Comune, responsabile dell'area Gestione Territorio, Paolo Zoccheddu, e il funzionario Giancarlo Manis. Il processo entrerà nel vivo il 21 novembre, giorno in cui il Tribunale si pronuncerà sulle eccezioni della difesa.