Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Marina rivive tramite la cultura»

Fonte: La Nuova Sardegna
19 settembre 2011



L’assessore Enrica Puggioni: questa è la via da seguire in ogni quartiere



Tutto esaurito nei locali di ristorazione nei bar e nei pub, i commercianti sono soddisfatti

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Un giovane con il figlio a cavalcioni stazione nelle scalette del Santo Sepolcro. E una donna con in braccio una bimba si guarda attorno all’altezza dell’hostello del quartiere Marina. Le 23 di venerdì sono passate da circa mezz’ora. Tutt’attorno una marea di persone, giovani, e meno giovani. Poco più in giù, nella piazza omonima migliaia di persone ascoltano, chi seduta, chi in piedi “Gian Maria Testa in concerto”, come recita il titolo.
Da giovedì è iniziata la manifestazione “Marina cafè noir. Festival di Letterature applicate”. Difficile dire quante decine di migliaia di persone stiano frequentando in questi giorni il quartiere di Marina. I locali hanno quasi tutti i tavoli al completo. E lavorano tutti. «Indubbiamente si tratta di una manifestazione per noi commercianti molto positiva. Un punto di riferimento su come questi quartieri possono essere valorizzati: noi chiediamo da tempo la pedonalizzazione integrate anche di via Manno e via Garibaldi. Su Marina vi sono alcuni punti che andranno precisati con gli abitanti», sottolinea Roberto Bolognese, responsabile provinciale della Confesercenti.
Nell’opuscolo-programma della manifestazione si legge: «Non capisco che cosa tu voglia dire a proposito della “tua” strada», disse la regina ad Alice (da Alice nel Paese delle meraviglie). E gli organizzatori (l’associazione Chuormo) commentano che questa frase dà «un’idea di quanto complesso possa essere il significato di questa parola». A Marina si sta sperimentando la «strada» come luogo in cui incontrarsi, discutere, vivere in un ambiente ibrido, multietnico e multiculturale. Come dire che l’urbanistica nasce anche dal basso dando nuove funzioni e valori d’uso ai luoghi. Il tutto in compagnia di personaggi che contribuiscono a creare la storia della cultura contemporanea, come Serge Latouche (padre della «decrescita felice») o fotografi come Uliano Lucas o musicisti come Gian Maria Testa, solo per citarne alcuni. «Indubbiamente - sottolinea l’assessore comunale Enrica Puggioni (Cultura) - si tratta di una manifestazione di grande qualità. Credo che sia un evento che ha contribuito a rendere vivo il quartiere. Ha fatto del rione un ottimo esempio di ibrido e contamiazione culturale e, quindi, sociale. Direi anche che è diventata la cifra identitaria di Marina». Un esempio, ma per il momento isolato. «Stiamo lavorando - continua l’assessore - a dei progetti mirati. Ogni territorio, per la sua struttura e tessuto sociale, ha caratteristiche proprie. Il nostro obiettivo è anche quello di puntare alla riscoperta “identitaria” per ogni quartiere. Stiamo ripensando la gestione e la funzione dei centri d’arte esistenti in città. Ognuno dovrà avere un suo progetto. Il tutto sempre con una grande apertura alla sperimentazione, come avviene a “Marina cafè noir”. La riqualificazione dei rioni passa anche attraverso questo tipo di attività».
Le manifestazioni culturali, soprattutto se di qualità, creano stimoli e attivano nuove iniziative, ma a volte gli abitanti protestano. «In questo caso le regole si stanno rispettando - spiega l’assessore - il problema può riguardare chi si trattiene dopo le manifestazioni. Si tratta di dialogare e verificare assieme il da farsi. Per mercoledì abbiamo già fissato un incontro con le associazioni dei commercianti e con quelle che rappresentano il quartiere. È sempre importante il massimo ascolto». In Castello, ad esempio, l’assessorato comunale all’Urbanistica ha istituito un centro d’ascolto per i problemi del quartiere e i suggerimenti per le scelte future. E in piazza Carlo Alberto si è tenuto ieri sera alle 18 un altro tassello della manifestazione «Piazzando», dedicata al degrado e al decoro. L’incontro, promossa da Gianfranco Carboni (tra i primi, come presidente della circoscrizione del centro storico, a credere in “Marina cafè noir”), ha puntato su una proposta: creare gli ecocentri nei sottopassaggi degli assi mediani.

 

NELL’OSTELLO

Al via un laboratorio di cinema




CAGLIARI. Ora nel rione Marina inizierà anche un laboratorio cinematografico. Si tratta di un progetto sperimentale che coinvolge l’ostello Marina che si trova nelle scalette del Santo Sepolcro. Il piano è stato finanziato dal ministero della Cultura. In tutta Italia sono stati scelti otto ostelli con iniziative diverse: quello di Cagliari per il cinema. I corsi durano due giorni e si terranno il sabato e la domenica. Ieri l’iniziativa è stata presentata da Vanni Cecchinelli (presidente dell’associazione nazionale degli ostelli). Ai laboratori, gratuiti, potranno iscriversi tutti coloro che hanno interesse per l’argomento, ma i posti a disposizone sono quarantacinque a week end.