Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Baretti, conto alla rovescia Demolizione entro fine mese

Fonte: La Nuova Sardegna
19 settembre 2011

Per la ricostruzione bisognerà attendere il piano di utilizzo del litorale






CAGLIARI. Conto alla rovescia per i baretti del Poetto: la loro rimozione è prevista entro fine mese. Le procedure necessarie sono state tutte messe in moto. Il progetto è stato approvato: dopo la gara per l’assegnazione dei lavori di demolizione le ditte vincitrici procederanno all’accantieramento (la recinzione e la messa in sicurezza dei luoghi) e poi alle demolizioni vere e proprie. In particolare l’intervento prevede per 13 delle 18 strutture sul litorale la suddivisione in 4 lotti: lavori a 4 ditte diverse. Tra le ultime pratiche c’è quella legata alle “pertinenze” che necessità il sì dell’Agenzia del demanio. Quando si viola la concessione demaniale (com’è avvenuto) il manufatto diventa automaticamente proprietà del demanio (“pertinenza”).
A questo punto la data di massima per le demolizioni è l’ultima settimana di settembre: c’è da parte degli uffici comunali l’intenzione dichiarata di farle cominciare e finire pressoché assieme, anche per monitorare meglio l’intera attività.
I tempi d’attesa sono ormai terminati. La magistratura, che aveva aperto un’indagine per occupazione abusiva di suolo pubblico (per i perimetri sviluppati oltre la concessione demaniale) e per mancanza di autorizzazione edilizia (non essendoci il Pul non era possibile averla), ha riprecisato che l’ordinanza di demolilizione del Comune del novembre 2009 è valida. Da cui l’avvio delle procedure di rimozione. Per il momento, inoltre, vi sarà solo la demolizione dei baretti, mentre per la ricostruzione si dovrà attendere la fine dell’iter del Pul, il piano di utilizzo del litorale. E i tempi non saranno brevi. Dopo l’approvazione della Giunta, il Pul dovrà passare in Consiglio per la discussione e il «sì» di quest’ultimo. Poi sarà pubblicato e dovranno passare sessanta giorni prima che ritorni in assemblea. Successivamente vi sarà l’esame da parte dell’assessorato alla Tutela del paesaggio della Regione e della Pianificazione territoriale, sempre regionale. Ma la responsabilità delle gravi irregolarità non sono solo dei titolari dei chioschi del Poetto. Infatti secondo una recente sentenza del Tar è stata l’inerzia dell’amministrazione comunale di centrodestra a favorire l’occupazione abusiva del Poetto, i chioschi sono rimasti sulla spiaggia e si sono allargati nel corso degli anni anche perchè gli uffici comunali non hanno stabilito un termine per le autorizzazioni che dovevano essere «temporanee e strettamente funzionali alla balneazione».
Per quanto riguarda la demolizione è stata definita anche la divisione dei lotti: del primo fanno parte il Golden Beach, il Capolinea e l’Aramacao. Del secondo La Dolce Vita, Il Fico d’India e il Corto Maltese. Del terzo il Calypso, Il Nilo e Il Miraggio. Dell’ultimo il Twist, la Lanterna Rossa, il Palm Beach e la Sella del Diavolo. La spesa prevista è di cinquecentomila euro: risorse anticipate dal Comune che saranno recuperate in un secondo momento, attraverso la rivalsa sui concessionari. L’ultima fase, in attesa delle definizione del Pul che tra l’altro regolerà anche le nuove concessioni, sarà quella del ripristino dell’arenile su cui poggiano attualmente le strutture. (r.p.)