Il caso Fantola:
In politica pensar male è la prassi. E gelosia e invidia sono tra i sentimenti più diffusi. Dunque non poteva passare inosservata la notizia che l'esponente dei Riformatori Massimo Fantola ha rinunciato alla sua indennità consiliare e agli altri benefit. Lo ha fatto oltre un mese fa inviando una lettera riservata al presidente del Consiglio comunale. Il fatto che la notizia sia stata resa pubblica ha indotto molti a ritenere che sia stato lui a far filtrare in qualche modo la missiva. Non è così. La fonte resta ignota, ma non sono stati né Fantola né Ninni Depau a rendere pubblica la decisione, di cui peraltro erano a conoscenza tutti i consiglieri.
Molte le telefonate di commento tra i consiglieri, ieri mattina. Nessuno ha voluto fare dichiarazioni pubbliche, tranne Raimondo Perra, esponente socialista alla seconda esperienza in via Roma. «Trovo brutto che si speculi su queste iniziative perché la beneficenza si fa e non si pubblicizza». Alla luce di questo sorprende il passaggio successivo: «Io, ad esempio, la faccio da anni e non ho mai detto niente a nessuno». (f.ma.)