Rassegna Stampa

Sardegna 24

L’housing sociale? Non è sufficiente

Fonte: Sardegna 24
13 settembre 2011

 

COMUNE

. «PER AIUTARE I PRECARI SERVONO CONVENZIONI CON LE BANCHE PER GARANTIRE I MUTUI»

«L’housing sociale non basta: servono le convenzioni con le banche per aiutare i precari a pagare i mutui». La consigliera comunale Sel, Marisa Depau all’attacco sulle politiche per la casa. Nel mirino l’housing sociale, che secondo l’esponente del partito di Vendola, lascerebbe fuori tante giovani coppie. «All’housing sociale può accedere soltanto chi dichiara 17 mila euro anui», spiega la Depau, «e chi si può permettere di pagare un canione concordato di circa 500 euro mensili. Quante persone oggi possono permettersi questi prezzi? Il Comune vuole veramente aiutare i giovani »? Si domanda la Depau, «e allora penso ad una soluzione che li metta in condizioni di pagarsi un mutuo. Una potrebbe essere quella delle convenzioni con le banche per la tesoreria comunale. Le banche vogliono gestire i soldi pubblici? Benissimo. Allora si impegnino nella convenzione che stanzino fondi di garanzia per il mutuo ai nostri precari». Gli ultimi interventi di housing sociale in città la giunta Floris gli ha approvati a fine mandato, assicurandosi un finanziamento per costruire alloggi a canone concordato in via Corsica e in viale Monastir, traformando in rione l’area dell’ex mercato ortofrutticolo e del consorzio agrario. Gli ultimi alloggi a canone agevolato sono nati tra via Malfidano e via Corsica.Maanche questo tipo di edilizia ha imbarazzato l’ex sindaco. Nel 2005 il Comune ha ottenuto un finanziamento (2 milioni 866 mila euro regionali) per trasformare una vecchia scuola in via Donizetti in 30 appartamenti da 80 mq ciascuno. Il consiglio si espresse favorevolmente l’1 febbraio 2006. La variante, fu sbloccata solo nel settembre 2009, ma nel gennaio 2010 la pratica si arena in consiglio comunale. E le case non si faranno mai.