LA PROTESTA. I RESIDENTI NON NE POSSONO PIÙ: ASFALTO DISSESTATO, SPORCIZIA E INCUBO PARCHEGGI
Asfalto dissestato, fogne che saltano, operatori ecologici che spariscono e incubo parcheggi. Si tratta di alcuni dei problemi con cui hanno a che fare da anni gli abitanti di via Premuda a San Michele. Ottanta famiglie in un palazzo fine anni ‘70 circondato da due asili (uno di prossima apertura), la mensa universitaria e un agglomerato di palazzine di edilizia popolare (ultimo, l’ex scuola elementare trasformata in alloggi urp dalla giunta Floris).Uncul de sac che di giorno è il parcheggio della vicinamensa universitaria e degli asili e di notte può diventare anche il circuito di qualche pericolosa prodezza auto-motociclistica. Gli abitanti non ci stanno e inquesti annihanno fatto sentire la loro: petizioni, incontri, lettere sui giornali. L’allora candidato sindaco Emilio Floris, campagnaelettorale 2006, arrivò promettendo l’apertura del collegamento tra via Premuda e via Bosco Cappuccio, utilizzando l’area dell’ex sfasciacarrozze Sissignora. Una soluzione che avrebbe snellito traffico e aumentato i parcheggi. Nulla si è mosso, e l’idea di essere cittadini di serieBè più che una sensazione. «Vogliamo vivere in condizioni dignitose, visto che paghiamo le tasse come tutti, le nostre case sono di proprietà ed abbiamo diritto allo stesso trattamento degli altri quartieri». A parlare è Angelino, finanziere in pensione, mentre sistema il giardino condominiale. Gli scarichi intasati per le piogge non sono l’unico problema: la strada, dopo vari lavori ai sottoservizi, è in pessime condizioni, a partire dalla svolta con via Abruzzi. I marciapiedi sono impraticabili quando piove. C’è persino un buco nell’asfalto da cui non è raro vedere apparire qualche abitante del sottosuolo. E poi gli spazzini, che si fermanoall’altezza dellamensa, dimenticandosi tutta la zona antistante i civici dal 20 al 40, come se via Premuda sia un territorio extracittadino. (ni. mo.)