Per la quarta volta in pochi giorni le fiamme sono state appiccate nelle discariche abusive disseminate lungo la strada
CAGLIARI. Anche ieri il viale Marconi si è trasformato in un incubo per chi passava e per chi ci si doveva fermare a causa di un incendio appiccato a destra, direzione Quartu Cagliari, all’altezza degli studi di Videolina, poco lontano dal distributore di benzina della Esso.
I tecnici non hanno dubbi: sono tutti incendi dolosi. La zona è una stratificazione di situazioni. Lungo il viale Marconi ci sono abitazioni, capannoni commerciali, empori, officine, ma anche terreni sgombri e disseminati di vegetazione incolta e poi una marea di discarica. Sia a lato dello stagno, sia dall’altra parte della strada. Discariche anche pericolose per i materiali raccolti, come gli pneumatici, a montagne. Naturalmente tutte discariche abusive, che probabilmente disturbano i pastori urbani, incredibilmente sopravvissuti col loro gregge e quindi decisi a conquistare terreni di pascolo in mezzo alla città e alla sua sporcizia. Ieri intorno alle 10.30 le fiamme si levavano alte lungo la strada e il centralino dei vigili del fuoco è stato tempestato di telefonate: tutti segnalavano il fatto che fiamme e fumo puntavano dritti verso il viale Marconi. Quando i vigili sono arrivati si è visto subito che l’osservazione degli automobilisti di passaggio era sensata e quindi bisognava spostare il traffico e convogliarlo lungo la corsia dalla parte dello stagno. La strettoia ha incolonnato le macchine e la fila da Is Pontis Paris fino quasi all’ingresso di Cagliari è durata oltre due ore. L’incubo era alimentato anche dal fumo e alla preoccupazione che le fiamme si estendessero. Per i vigili del fuoco si è ripresentato il rischio di due notti fa, quando per tre lunghissime ore hanno dovuto combattere con le fiamme che quasi avevano avvolto il distributore di benzina della Esso: le auto sfrecciavano veloci e c’era rischio serio per l’incolumità degli operatori impegnati a spegnere il fuoco. Ieri mattina è stato più facile perché con l’aiuto dei vigili urbani di Quartu e della polizia stradale il traffico è stato allontanato dalla zona operazioni e i vigili avevano un accesso più sicuro. Il lavoro è stato molto lungo, le squadre hanno lasciato viale Marconi soltanto intorno alle 13.30. Hanno bruciato sterpi ma anche immondizie, di ogni tipo a giudicare dall’odore molto fastidioso che ha raggiunto anche il quartiere di San Benedetto e quello di Genneruxi. Il fuoco è stato appiccato per quattro volte in tre giorni, nella prima qualcuno ha tentato di affermare che fosse stato un caso, ma dopo è apparso subito chiaro che probabilmente c’è perfino un disegno: la zona è sempre la stessa, i roghi divampano accanto ai resti lasciati da quelli del giorno prima, sono i terreni a esser presi di mira dai piromani. Quale sia l’obbiettivo è da chiarire, ma una traccia sembra sia saltata fuori.